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Caso Peng Shuai, Wta minaccia di annullare tornei in Cina

Il Ceo della Wta Steve Simon alla ‘Cnn’ chiede chiarimenti sul caso della tennista Peng Shuai di cui non si hanno notizie dai primi giorni di novembre. “Siamo decisamente disposti a ritirare la nostra attività e ad affrontare tutte le complicazioni che ne derivano senza problemi. Perché questo problema è certamente più grande del business. Le donne devono essere rispettate e non censurate. Le accuse di stupro sono più importanti degli affari. Deve essere fatta chiarezza“. 

Così prima la denuncia pubblicata sui propri canali social di una presunta violenza sessuale subita nel 2018 dall’ex vicepremier cinese Zhang Gaoli. Poi la sparizione, misteriosa, prima del messaggio della stessa tennista. Sono già tanti i post social per chiedere chiarezza sul caso, dopo che una mail sospetta rilanciata dai media ufficiali cinesi (dove la stessa Peng Shuai diceva di star bene e negava le accuse di stupro) aveva suscitato molti dubbi sull’effettiva veridicità. 

Tra i tanti messaggi social spicca quello dell’ex numero uno Wta Serena Williams: “Sono devastata e scioccata nell’apprendere la notizia di Peng Shuai, spero che sia al sicuro e che sia trovata il prima possibile. Tutto questo deve essere indagato e non dobbiamo tacere. Sono vicino a lei e alla sua famiglia in questo momento incredibilmente difficile“.

Anche Naomi Osaka ha espresso la propria ansia e vicinanza: “Sono scioccata dalla situazione attuale. La censura non va mai bene, a nessun costo, spero che Peng Shuai e la sua famiglia siano al sicuro e stiano bene“. A loro si aggiungo tanti altri grandi nomi, Martina Navratilova scrive: “Incrociamo le dita per Peng Shuai, una donna coraggiosa! Spero vivamente che sia al sicuro

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