ROMA – Jenson Button ha lasciato la Formula 1 nel 2017. Il pilota britannico, che è rimasto nel campo dei motori, ha raccontato il periodo difficile dopo aver lasciato il Circus: “Quando ho smesso di correre in F1, ho gareggiato in Giappone per un paio d’anni, ed è stato un periodo fantastico. Poi ho passato sei mesi belli con la mia famiglia, ho avuto il mio primo figlio. Ma, trascorsa questa fase, ho cominciato a fare fatica. Mi chiedevo cosa avrei fatto dopo, cosa mi avrebbe dato quell’adrenalina, quell’entusiasmo per costruire qualcosa di bello. Stavo lavorando con gli sponsor, con Sky Sports, ma non mi permettevano di fare grandi cambiamenti alla mia vita”.
Gli altri progetti
Button ha poi parlato dei progetti successivi a questo periodo, e di come è riuscito a superare il momento più complicato dopo il ritiro: “Ho parlato con Ant Anstead e Mark Stubbs e ci è venuta l’idea di rilevare la carrozzeria Radford. Questo è quello che ho fatto nell’ultimo anno, ho lavorato con questi ragazzi per una serie TV e per lo sviluppo di queste meravigliose auto costruite in carrozzeria. Sono fondamentalmente la parte del pilota, il collaudatore. Quindi sto costruendo qualcosa che mi piacerebbe guidare ogni giorno. Penso che se posso sviluppare qualcosa che funziona per me, ha il potenziale per funzionare con tutti. Questa era la mia grande forza nelle corse automobilistiche: sviluppare un’auto che funzionasse davvero per me” – ha concluso.