Prima Lando Norris, adesso George Russell. Alla F1 di questi ultimi anni non si può certo dire che manchi una truppa di giovani, brillantissimi talenti. Loro due in questo momento ne rappresentano probabilmente la più chiara testimonianza con prestazioni fuori dal comune che sanciscono la loro dirompente esplosione in questo Mondiale 2021. E se Norris si è ormai attestato nel gruppo dei primissimi ad ogni Gp surclassando con stupefacente regolarità un certo Daniel Ricciardo, Russell sta dando spettacolo al volante della non certo monoposto da primato messagli a disposizione dalla Williams.
Nel Gp della Stiria al Red Bull Ring ha offerto prestazioni da campione assoluto facendo strabuzzare gli occhi a tutto l’ambiente del Circus. Eccezionale in prova, dove ha sfiorato uno storico ingresso in Q3 per soli 8 millesimi, è stato molto rapido e consistente in gara confermando di essere lui il quid in più della gloriosa scuderia britannica. Si stava destreggiando straordinariamente in zona punti quando è arrivata la cocente delusione per un guasto alla power unit che ha sgretolato il sogno. Ma guidando la Williams di questi tempi ciò che conta sono le performances al di là del risultato finale e il metro di paragone per scrutare un potenziale fenomeno è sempre quello: il compagno di squadra.
Ebbene, George Russell sta regolarmente battendo Nicholas Latifi in ogni occasione e in questo primo weekend al Red Bull Ring ha alzato ancora di più l’asticella avvicinandosi a grandi falcate verso la casa madre Mercedes. Per lui il salto di qualità dal 2022 nel team anglo-tedesco appare in dirittura d’arrivo e difficilmente Toto Wolff si farà sfuggire un pilota così giovane e dotato. Quanto mostrato da Russell nel Gp di Stiria con i mezzi tecnici attualmente a disposizione equivale a tutti gli effetti ad una vittoria ottenuta con la classe, la grinta e la velocità dei grandi.
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