La cenere nasconde sempre qualche scintilla, e la conferenza stampa di Meo Sacchetti a Groningen, nella vigilia della partita con i Paesi Bassi, ha visto i giornalisti mestare nel focolare. Il tecnico azzurro preferirebbe concentrarsi sui giocatori presenti e non sugli assenti, come suo solito, ma la domanda richiede una risposta precisa, se la giornalata di ieri aveva smosso Danilo Gallinari a comporre il numero di telefono del coach sul suo cellulare e chiarirsi: “No, nessuno – dice come riporta stamani La Gazzetta dello Sport – Solo un paio di persone mi hanno telefonato e a loro ho ribadito quello che avevo detto il giorno prima. Per il raduno di Roma Danilo mi ha risposto che doveva curarsi, per queste partite che aveva la mano infortunata e per quelle di settembre che avrebbe dovuto rientrare a Los Angeles dai Clippers”.
Risposte. “Non capisco cosa possa essere cambiato, a me ha dato risposte diverse. Se vuole parlarmi, il mio numero di telefono ce l’ha. Sia chiaro, non discutiamo il giocatore, ma alla maglia azzurra ci devi tenere, non si può dire no e poi cambiare idea. Comunque spero che questa storia ora finisca qui, non ho più niente da dire. Da sempre ho cercato di parlare solo di chi è venuto in Nazionale senza focalizzarmi sugli assenti, per rispetto dei giocatori che ci sono”.
La Gazzetta ha nuovamente interpellato il Gallo, che ha rilasciato questa dichiarazione: “Lo chiamerò di sicuro, anche per capire perché abbia detto quello che ha detto – dice da Milano -. Io ribadisco che per la Nazionale sono disponibile. Certo, quando ci siamo sentiti circa un mese fa gli ho detto che stavolta non ci sarei stato, per la mano e perché la società non me lo permetteva. Capisco che per questo non mi abbia messo nei suoi programmi. Ma ora che la mano sta meglio mi piacerebbe giocare. Presto tornerò a Los Angeles, come previsto da tempo: per allenarmi e anche per parlare con i Clippers, che devono darmi la loro autorizzazione a giocare con l’Italia a settembre. Però non vedo problemi, vista la mia volontà di esserci. Anche perché conviene anche a loro, visto che le partite sono prima del training camp e ci arriverei in buona condizione. Ribadisco, a settembre mi piacerebbe giocare con l’Italia”.