Siamo arrivati a questa terza e decisiva giornata delle qualificazioni maschili per il main draw di Wimbledon carichi come delle molle: vittorie in serie nei primi due turni per i nostri ragazzi che sono arrivati al momento topico carichi di aspettative e…sono stati risvegliati da una doccia fredda. Erano in tanti e per qualcuno il sogno si è concretizzato ma per molti di loro si è interrotto sul più bello o perlomeno rimandato.
Sperando in un dolce ripescaggio che quest’anno ci ha portato tanta fortuna in altre occasioni (il primo titolo ATP del Ceck è stato conquistato da lucky loser) ad andare avanti sono stati (solo) Stefano Travaglia e Thomas Fabbiano, c’è da dire anche coloro che sulla carta meglio si adattano al tennis da erba: per Steto è arrivata una vittoria netta nel derby contro Giannessi, con lo spezzino che ha risentito delle fatiche del turno precedente contro l’estone Zopp. Travaglia conferma la qualificazione dell’anno scorso e si candida allo status di giocatore da grandi palcoscenici. Fabbiano è invece stato bravissimo a tenere a bada in 4 set un osso duro da verde come Jung: un main draw che dà fiducia e che si spera, faccia invertire la rotta in questa stagione complicata per il pugliese.
Non ce l’hanno fatta Luca Vanni battuto in 4 dal veterano francese Robert cedendo di schianto nel quarto set e Lorenzo Sonego superato sempre in 4 contro il lettone Gulbis (un tennista “sprecato” per questi livelli), con entrambi i nostri giocatori che hanno perso il treno giusto nel terzo set, con i rispettivi match che in quel momento avrebbero preso tutt’altra piega in caso di vittoria azzurra del parziale.
Assai deludenti invece le prove odierne di Bolelli e Napolitano, battuti in 3 set da Klahn e Barrere: se il primo però fin da subito ha manifestato problemi fisici chiamando anche un medical time out nei primi giochi del set d’apertura, il biellese è sempre apparso in balia dell’avversario, giocando al di sotto delle proprie possibilità e non sfruttando i momenti in cui il francese lasciava aperto un piccolo spiraglio. Ancora una volta purtroppo la sensazione è la stessa: il potenziale c’è, manca la convinzione o quel passetto in più per compiere un deciso salto di qualità.
Occhi puntati adesso sul sorteggio dei tabelloni principali con la speranza che i nostri tennisti possano trovare uno spot favorevole e farsi spazio nel terzo Slam della stagione.
Alessandro Orecchio