Il numero uno del mondo Novak Djokovic ha subito una pesante sconfitta ieri nel secondo incontro della fase a gironi delle Finali ATP contro il russo Daniil Medvedev. Il 24enne tennista russo si è dimostrato troppo forte per il 33enne serbo, che non è mai stato nemmeno vicino al suo livello. Alla fine dell’incontro, Novak ha ammesso alcuni problemi fisici.
“Ho sofferto un po’ fisicamente. Soprattutto alla fine del primo set. Poi ho iniziato a sentirmi meglio”, dichiara il serbo, che però non ha parlato del problema fisico avuto. “Ho giocato sette pessimi game dal 3-2 dul primo set. Davanti a uno dei migliori giocatori del mondo, questo non può succedere”.
Djokovic affronterà Alexander Zverev venerdì (alle ore 15 italiane) per un posto nelle semifinali delle ATP Finals.
Djokovic poi, co-presidente della nuova associazione di tennis (PTPA), ha confermato questo mercoledì che il suo nome sarà votato per rientrare nel Consiglio dei giocatori, dal quale si è dimesso in agosto, ma nega di essere stato lui a proporre l’elezione. Djokovic assicura che sia lui che il canadese Vasek Pospisil sono stati messi al voto da alcuni suoi colleghi.
“Sono stato nominato da altri giocatori ed è così che funziona nel Consiglio dei giocatori. Non mi sono candidato per il posto, e nemmeno Vasek, ma siamo stati nominati da altri giocatori. Per me è un grande segno. Mi sento onorato e responsabile di rappresentare i miei colleghi. Non vedo alcun conflitto tra il mio ruolo nella PTPA e la possibilità di rientrare nel Consiglio dei giocatori. Non l’ho visto in agosto e non lo vedo adesso”, ha spiegato il serbo.
Djokovic ha continuato a parlare dell’argomento: “Ho accettato la candidatura. È una responsabilità. Nel frattempo è stata approvata una nuova regola che impedisce a qualsiasi giocatore che si trova in un altro organo di entrare nel Consiglio, il che è molto deludente, anche perché non sono stato consultato da nessuno. Sono sempre stato trasparente con voi e vi ho sempre spiegato che per me non c’erano questioni legali tra il PTPA e l’ATP. Il PTPA è stato fondato perché i giocatori ritengono che nessuna organizzazione legata al tennis, nel presente o nel passato, abbia realmente rappresentato i giocatori. Vogliamo collaborare con l’ATP. Ma la nuova legge da loro approvata è un forte messaggio che non contano su di noi. Di fronte a questo atteggiamento dellìATP, dovremo ripensare la nostra strategia. Quello che mi dispiace è che questi problemi politici sono costantemente sulle prime pagine dei giornali per attaccarmi. L’importante è scrivere che Djokovic è un ipocrita”.