ROMA – “Adesso sì, al titolo ci penso e ci credo. Sono sotto di 25 punti, mancano tre gare. Dovrei trattenermi se penso alle difficoltà che ho di fronte. Ma ora la mia determinazione è forte, mi spinge a non rinunciare”. Lo ha detto Franco Morbidelli in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, parlando della lotta per il Mondiale MotoGP che dopo l’ultima vittoria ottenuta nel Gran Premio di Teruel lo vede ancora in corsa a tre gare dal termine con 25 punti da recuperare. Un Motomondiale che si è acceso in particolar modo per via dell’infortunio di Marc Marquez: “Marquez è un padrone assoluto. La sua assenza ha dato fiducia a tutti. Ha sparso coraggio. Questo comporta lottare tra piloti mossi da volontà e ambizione in un contesto più aperto dove ogni errore pesa. Passi dal primo all’ottavo posto in un istante. Ci sono aspetti del suo fare che non mi piacciono. Rispetto di sicuro. E’ bravissimo. E’ irraggiungibile? Niente affatto”.
Il rapporto con Valentino Rossi
Fondamentale per il pilota italiano di origini brasiliane anche la figura di Valentino Rossi, con il quale dividerà il box della Yamaha Petronas nella prossima stagione: “Più che un secondo padre, è come uno zio. La persona che più ammiro e alla quale devo tantissimo. Dopo la morte di mio padre mi chiuse in una stanza e disse: se hai bisogno, sono qui. Mi ha insegnato, aiutato, ispira. Vale ed io conosciamo già questo argomento. Lottiamo, mi fa andare in bestia quando mi supera e lui prova sentimenti identici. Il bello è che siamo talmente amici da non nascondere nulla. La rivalità avvicina. Siamo due personalità che stanno bene insieme. La nostra è una unione molto più forte di ogni antagonismo”.