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Ciclismo, il Tour detta le regole: due positivi al Covid in 7 giorni e la squadra torna a casa

PARIGI – L’emergenza Covid torna a preoccupare fortemente anche la France ed il Tour, la cui partenza è prevista sabato 29 agosto da Nizza, detta le regole. Due casi positività in sette giorni porteranno all’esclusione della squadra interessata dalla Grande Boucle. Lo ha reso noto una fonte ufficiale, precisando che il provvedimento riguarda non solo i corridori, ma anche i membri della dirigenza che sono integrati nella “bolla di gara”. Ricordiamo che sono ventidue le squadre che parteciperanno alla corsa.

Prima di arrivare a Nizza ogni squadra dovrà accreditare un gruppo di 30 persone (compresi gli otto corridori) per l’accesso ad hotel, bus, linee di partenza e arrivo. I selezionati dovranno vivere in isolamento e, ad esempio, non potranno accedere al villaggio di partenza della tappa. Se all’interno della “bolla” venissero rilevati due casi positivi – i test verranno svolti sei e tre giorni prima della partenza e durante i due giorni di riposo – la squadra verrà esclusa dalla gara. Questo dovrebbe scongiurare il rischio di una sospensione dell’intera manifestazione.

Il rigido protocollo non limita l’espulsione dalla gara solo ai casi confermati di COVID-19, ma chiunque mostri più sintomi gravi di infezione verrà escluso, anche prima che sia eseguito un controllo. Cautele inevitabili in un Paese che registra un record dopo l’altro dalla fine del lockdown, con quasi 5.000 contagi in un giorno. Intanto è emersa la positività dello statunitense Larry Warbasse (asintomatico), della francese AG2R, che aveva partecipato al Giro di Lombardia. Il team ha subito fermato Geoffrey Bouchard, Axel Domont e Ben Gastauer, che non hanno preso il via all’ultima tappa del Tour du Limousin.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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