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EuroNCAP 2020, aggiornati i protocolli dei crash test

EuroNCAP, si cambia. L’evoluzione è necessaria e programmata, su cicli biennali, per mettere alla prova in modo sempre più severo e completo le tecnologie di sicurezza attiva e passiva delle quali sono dotate le nuove auto.

E il protocollo 2020 si arricchisce di crash test inediti, a partire dalla prova di impatto frontale contro una barriera deformabile mobile. Va in pensione dopo 23 anni il test contro la barriera statica, per lasciar spazio a un crash-test dall’energia sviluppata di gran lungo superiore.

Il veicolo e la barriera procederanno entrambi a 50 km/h, per un impatto simulato su una superficie frontale disassata al 50%. Non solo verrà valutato il livello di protezione assicurato agli occupanti ma anche il comportamento delle strutture frontali dell’auto e come interagiscono in eventuali ferite provocate ai passeggeri.

Thor e i test di impatto laterale

Oggetto di sviluppo è il manichino a grandezza reale, Thor. Replica la conformazione di un uomo di taglia media, sul quale registrare gli effetti degli scenari di crash test simulati.

Un aggiornamento è stato dedicato alla simulazione di impatto laterale, il secondo scenario causa di incidenti mortali o con gravi ferite riportate dai passeggeri. La barriera mobile avrà una massa e una velocità superiori nell’impattare contro il veicolo.

A bordo, un parametro di giudizio finora assente sarà nella misurazione dello scostamento del manichino sul sedile di guida verso il centro dell’auto, il cosiddetto scenario “Far Side”; consentirà la valutazione di sistemi di sicurezza passiva come l’airbag centrale, dispositivo che inizia ad affacciarsi sulla produzione di serie. Verranno esaminate anche le ferite riportate dal contatto tra guidatore e passeggero anteriore.

Sicurezza attiva, i test sugli Adas

Fin qui gli interventi che modificano il protocollo EuroNCAP 2020 dalla prospettiva della sicurezza passiva. Sviluppi si registrano sul versante degli Adas, nel dettaglio vengono introdotti scenari di verifica dell’efficacia della frenata autonoma d’emergenza molto più impegnativi. Verrà esaminata, infatti, la capacità di frenata nel caso in cui il rischio di collisione è al retrotreno, ad esempio durante una manovra in retromarcia; frontalmente, invece, verrà valutata l’efficacia della frenata autonoma d’emergenza a un incrocio con svolta.

Entra a far parte dei test il giudizio dei sistemi di monitoraggio del livello di attenzione e stanchezza del guidatore, valutazione che confluirà nel totale assegnato alla voce Safety Assist.

Giudizio del post-incidente

Infine, l’EuroNCAP esaminerà come performano i nuovi modelli dopo un incidente. L’ente valuterà la completezza delle informazioni messe a disposizione dal costruttore, la facilità di estrazione degli occupanti, la presenza di funzioni avanzate legate al sistema eCall, fino alla presenza e funzionamento delle maniglie delle portiere elettriche.

Novità così ampie da rendere impossibile un confronto dei punteggi tra vecchio e nuovo protocollo, che avranno in comune solo l’assegnazione delle 5 stelle EuroNCAP a modelli che avranno raggiunto risultati eccellenti nella protezione degli occupanti e degli utenti deboli della strada.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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