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Pallavolo e sicurezza: l’argomento è all’ordine del giorno, soprattutto dopo il report del Coni (poi riveduto e corretto) che aveva improvvidamente inserito il volley tra gli sport più a rischio di contagio da coronavirus. Al di là delle valutazioni affrettate, il problema sanitario esiste e i tentativi di ripresa rischiano di scontrarsi con la rigidità delle linee guida dettate dalle autorità. Una proposta alternativa per tornare a giocare in sicurezza, almeno per il settore giovanile, l’ha formulata Riccardo Provvedi, tecnico di lungo corso in Serie A2, oggi direttore tecnico della School Volley Perugia: si chiama Secure Volley ed è, di fatto, una versione della pallavolo “a prova di Covid-19”. A presentarla è il sito Oltre la Sfida.
“ – spiega Provvedi – “.
Foto Oltre la Sfida
Il Secure Volley si rivolge sia al settore maschile sia a quello femminile e si può disputare sul normale campo di gioco, suddiviso però in quattro settori da 4 metri per 3, come da figura qui sopra: l’area “rossa” dei 2 metri da rete non è invece utilizzabile. Si gioca in 7 contro 7: 4 giocatori in campo, uno per ciascun settore, e altri 3 all’esterno. Ogni giocatore colpisce la palla restando nel proprio settore, secondo le normali regole del volley, e può “sconfinare” per un massimo di due secondi nell’area rossa, o in quella bianca tra il perimetro del campo e le linee esterne. Se il pallone finisce fuori dal campo intervengono i giocatori all’esterno, che a loro volta non possono entrare sul terreno di gioco.