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Andrija Geric apre la seconda settimana di #lubelegends, il format che ospita in diretta sulla pagina Instagram @asvolleylube i campioni che hanno fatto la storia della Cucine Lube. Dopo una carriera stellare da centrale con la maglia biancorossa e con la nazionale serba, ha svelato i nuovi successi in ambito lavorativo. Martedì, sempre alle 18, appuntamento con Cristian Savani.
Benvenuto Andrija, cosa ricordi della finale di Champions League del 2002 vinta dalla Lube in cui hai messo a terra l’ultima palla?
Cosa ti ha emozionato di più, lo scudetto o la Champions League?
Hai fatto notare alla Cucine Lube il giovane Marko Podrascanin, vero?
Raccontiamo qualcosa di Andrija ai più giovani collegati in diretta. Geric è un’altra icona della pallavolo mondiale, arrivò nel 2001 a 24 anni, aveva già vinto 2 medaglie olimpiche, bronzo ad Atlanta e oro a Sydney. Dopo ha giocato ad Atene 2004 e Pechino 2008. Stavi studiando anche il modo di giocare la quinta olimpiade col curling non più col volley, confermi?
Che rapporto avevi con Ivan Miljkovic?
Cosa ne pensi della nazionale serba attuale e del fatto che non si sono qualificati alle olimpiadi?
Ci vuoi parlare del tuo ruolo attuale? Hai intrapreso la strada del mental coaching, raccontaci.
Quando eri giocatore eri anche psicologo in spogliatoio?
Ti saresti divertito a giocare dei primi tempi con Bruno?
Qual è l’allenatore che ti ha dato di più in carriera?
Cosa ti manca della pallavolo dei tuoi anni?
Eri anche un grande uomo di spogliatoio. Fefè prima di ogni allenamento lo faceva salire sulla bilancia, eri famosissimo per essere un golosone?
Che ricordo hai dei tuoi anni in biancorosso da raccontare?