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Emergenza coronavirus, tutto lo sport a porte chiuse per un mese

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Le voci susseguitesi per tutta la giornata lasciano spazio all’ufficialità: il premier Giuseppe Conte ha firmato il decreto con il quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri detta le nuove norme per contrastare l’emergenza coronavirus. E per lo sport le norme sono particolarmente severe: qualsiasi tipo di competizione, su tutto il territorio nazionale, si potrà disputare soltanto a porte chiuse per un mese, fino al prossimo 3 aprile.

In base al provvedimento, in questo periodo di tempo “ “. Resta però permesso, con l’esclusione dei comuni della zona rossa, ““. Le associazioni e le società sportive sono inoltre chiamate ad effettuare i controlli idonei per proteggere atleti, tecnici, dirigenti e accompagnatori dal rischio di contagio.

Il decreto, che tra l’altro dispone la chiusura delle scuole e delle università fino al 15 marzoin tutta Italia, consente invece lo svolgimento di sport di base e attività motorie, anche ““, ma solo a condizione che ““, ossia la distanza di almeno un metro tra le persone presenti.

Spetta dunque ora alle singole Federazioni recepire le norme d’emergenza introdotte dal governo. Nella pallavolo, almeno i campionati di Serie A maschili e femminili dovrebbero poter riprendere regolarmente senza pubblico, rispettando le date già fissate per i recuperi delle gare rinviate. Diverso il discorso per la Serie B e, soprattutto, i campionati regionali e territoriali, in cui sono molte le squadre che si appoggiano alle strutture scolastiche, che per diverso tempo resteranno inutilizzabili. Resta inoltre da vedere quali conseguenze ci saranno sulle Coppe europee, considerando che la CEV aveva già rinviato 5 partite delle squadre italiane in programma questa settimana.


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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