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Tutto il Massari Jacopo che c’è. “Nazionale? Dispiaciuto. Mi farò trovare pronto”

Di Roberto Zucca

Trent’anni tra pochi giorni. Una vita pallavolistica di cambiamenti, in un crescendo positivo soprattutto negli ultimi anni in una terra, l’Emilia Romagna, che lo ha accolto sportivamente parlando tra piazze importanti come Piacenza e Modena, e nelle quali ha conosciuto l’affermazione. In questa stagione, per Jacopo Massari, c’è stata la conferma della Superlega in un campionato che poteva avere un finale diverso:

“Una stagione che all’inizio aveva dei presupposti migliori, vero. Poi ci siamo un po’ persi, nonostante fosse un gruppo che non si risparmiava durante la settimana. Il punto è che non siamo riusciti ad esprimere al meglio in partita ciò che esprimevamo durante gli allenamenti”.

Un potenziale enorme in una squadra che è stata deludente. In questo caso le colpe sono di tutti?
“Mah, non parlerei di colpe destinate a qualcuno in particolare ma di un campionato che da subito è apparso molto sfidante. Ci si aspettava un alto livello, ma forse ci si aspettava meno che le squadre non da vetta sarebbero state così ostiche”.

Lei arrivava da una stagione a Modena in cui Tubertini l’ha poi voluta con sé in questa avventura a Vibo?
“Ho accettato con molto entusiasmo e ho trovato una terra meravigliosa che mi ha accolto e nella quale, soprattutto con la squadra, si è creato un bellissimo gruppo”.

Che gruppo era?
“Un gruppo con cui io mi sono trovato molto bene. Ho legato tanto con Antonov, Patch, Verhees, Marra ad esempio, ma in generale c’era una grande stima reciproca con tutti. Ci siamo divertiti molto con Benjamin e Oleg a scoprire degli angoli meravigliosi della Calabria e nelle quali mi sono cimentato come fotografo. Insomma, per me il bilancio è assolutamente positivo”.

Apprezzano tutti il suo carattere schietto?
“Apprezzano il fatto che peso le parole e dico con i dovuti modi ciò che penso. Penso che in uno spogliatoio il dialogo sia tutto”.

Speravo di vederla in nazionale quest’anno. Deluso?
“Deluso no, dispiaciuto si. Ci sono anni in cui le cose girano e anni in cui è necessario rimettere i remi in barca ed allenarsi e impegnarsi ancor di più che le cose cambino. Sto vivendo un momento in cui sto ricaricando le pile e sto preparando la prossima stagione. La tenacia non mi manca e tendenzialmente non sono uno che si guarda indietro”.

Il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale. Quel che conta è il coraggio di continuare. Lo ha condiviso sui social a marzo. Quanto Massari c’è in questa frase?
“Tanto. C’è il Massari che ha avuto successo arrivando a giocare in palcoscenici importanti con maglie importanti, e c’è magari il Massari che deve ancora concludere gli studi e sulla tabella di marcia è in ritardo rispetto alle sue aspettative. L’unica cosa è che tutto è in divenire e bisogna avere la forza di lasciarsi il fallimento alle spalle e ripartire. Non bisogna mai essere sazi del successo”.

Guardiamo avanti: ha già delle idee sulla prossima stagione?
“No. È ancora presto per averle. Ho avuto dei contatti ma per ora non è stato ancora definito nulla. Mi sto solo preparando perché voglio arrivare pronto e ho deciso di non fermarmi in estate”.

Unico svago concesso a quest’estate sono gli Emilia Summer Games.
“Un evento sportivo che vedrà svolgersi tre tornei contemporaneamente, ovvero calcio a 5, street basket e green volley. Un’idea nata con un gruppo di amici per valorizzare lo sport in un territorio, quello dell’Emilia e in particolare di Sorbolo, che ha molto bisogno di questo genere di iniziative. Oltre a questo prenderò parte ad un camp a Berceto che organizzo per il secondo anno. Alla mia terra d’origine sono molto legato”.


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