Roger Federer è uno degli sportivi più amati e stimati al mondo per il suo incredibile palmares, classe in campo e attività benefiche in cui è personalmente coinvolto. Tuttavia da qualche settimana il campionissimo svizzero è diventato il bersaglio di una campagna social da parte di un gruppo di attivisti che cercano di diffondere la consapevolezza dei problemi del cambiamento climatico.
Attraverso l’hashtag #rogerwakeupnow gira la richiesta a Federer di prendere le distanze da uno dei suoi main sponsor, l’istituto bancario Credit Suisse, che investe pesantemente nel settore dei combustibili fossili.
L’Azione degli attivisti è già in corso da tempo, ma il vero tam tam sui social è esploso negli ultimi giorni per via di una vicenda legale che sta animando un forte dibattito in Svizzera. Credit Suisse ha portato a processo 12 ragazzi, attivisti per il clima, che avevano fatto irruzione nella sede di Losanna e, vestiti da tennisti con la racchetta in mano, avevano iniziato a giocare a tennis tra i clienti. Chiaro l’obiettivo della plateale protesta, spingere Federer a dichiarare apertamente il proprio distacco dall’istituto svizzero, non condividendo la politica di investimenti nel settore petrolifero e dell’estrazione del carbone, che tanti problemi sta causando nelle ultime settimane in Australia (e non solo). Ferma la posizione della banca, che non ha alcuna intenzione di far cadere la pratica legale, nonostante abbia annunciato lo scorso dicembre che nel corso del 2020 inizierà a rallentare e quindi cesserà il proprio rapporto con l’industria dei combustibili fossili. I giovani, come riporta il “Corriere del Ticino”, nella causa legale sono difesi gratuitamente da un collettivo di 13 avvocati, e il prossimo lunedì 13 gennaio è attesa la sentenza. Per questo i social sono infiammati dalla polemica, contro l’istituto svizzero e bersagliando Roger, per spingerlo a cessare il suo rapporto con la banca.
“Climate Alliance Switzerland”, per esempio, ha lanciato il tweet “#RogerWakeUpNow Climate Alliance Switzerland and 100’000 climate marchers ask @CreditSuisse and @RogerFederer to use all their energy and money to preserve our living world. Thank-you!”, come molti semplici appassionati di tennis e soprattutto attivisti climatici. Uno di loro scrive al campione “Roger, svegliati! Non lasciare che usino la tua immagine per il loro sporco profitto”, mentre i giovani di Friday for future della Scozia chiedono a Federer di diventare un campione “climatico”: “Smetti di prestare la tua immagine a Credit Suisse fino a quando questa finanzierà la distruzione del nostro futuro e quello dei tuoi figli”.
Davvero strano il destino di Federer: la prossima settimana sarà in campo a raccogliere fondi per gli incendi australiani, che sono stati anche causati dall’eccessivo sfruttamento del suolo per l’estrazione del carbone, finanziato in larga parte da istituti come Credi Suisse, che promuove la propria immagine grazie al volto di Roger…
Senza voler dare giudizi su di una vicenda così complicata, in generale sarebbe auspicabile che personaggi di spicco del mondo dello sport (o dello spettacolo) siano sempre più attenti e responsabili nel prestare la propria immagine, cercando di usarla al meglio con imprese virtuose ed attente al nostro futuro. È probabile che Federer nemmeno sapesse del coinvolgimento dell’istituto del suo paese nell’industria dei combustibili fossili, che tra l’altro è uno dei settori più grandi del mondo economico e industriale, e quindi interessa milioni di player a livello internazionale. Al momento non è arrivata alcuna risposta sul tema da parte dello svizzero, probabilmente nel corso degli Australian Open verrà interpellato sulla vicenda.
Marco Mazzoni