Viste le partite di questi giorni mi sono fatto un’idea dello stato delle cose dei ‘nuovi’ tennisti. Ve le giro, se qualcuno ha idee sue mi piacerebbe saperle.
Zverev è un po’ una delusione: è passato da essere un 17-18enne un po’ disordinato e discontinuo ma con un gioco fatto di soluzioni ardite, a essere un cavallone che gioca di ritmo e di pressione, con poca fantasia e che se un po’ di sabbia gli va negli ingranaggi grippa senza reagire, continuando con lo stesso gioco ma più impreciso e man mano più insicuro. Mi diverte poco e mi pare abbia una mano un po’ di ghisa.
Medvedev è un cyber-umano. Cioè ha delle movenze un po’ meccaniche a volte, con il fisico allampanato che sembra fatichi a controllare e emozioni umanissime, che esprime a volte con sarcasmo, a volte con rabbia. E queste sue caratteristiche emotive possono essere la sua forza e la sua debolezza: non è uno che si arrende ma a volte va in cortocircuito da solo. Non entra in campo già battuto se di fronte ha uno degli ‘immortali’, ma ha alti e bassi che lo rendono imprevedibile. Mi piace questa sua umanità. Tecnicamente di dritto mi sembra faccia più fatica e a rete deve migliorare se vuole fare un salto di qualità. A volte arrivava lì dopo uno scambio e non era in grado di chiudere il punto e lo perdeva.
Tsitsipas ha una bella completezza tecnica ed esteticamente, come gioco, è un bel vedere, ma non ho capito ancora come gioca. Non ha un gioco riconoscibile. A volte sta a fondo, a volte va avanti, un po’ come se giocasse in base a quello che succede. Che può essere un’ottima soluzione ma è come se si giocasse sempre un tipo di gioco che conviene all’altro. Boh, forse sono io a non aver capito bene. COmunque in questo master sta giocando veramente bene, magari è il momento del salto in avanti. Chi ha tanto bagaglio tecnico deve mettere insieme le cose un tassello alla volta e ci mette più tempo, poi di colpo o quasi fa un salto (tipo Federer a 22-23 anni)