Sulla carta non ci sarebbe stata partita in favore della Leonessa. La Fiat Torino è un cantiere aperto con troppi spifferi (leggi palle perse 16 a 8) per poter esprimere qualcosa di più della frustrazione nella schiacciata di Victor Rudd che segna gli ultimi punti del match, con in più le assenze, l’arrivo in settimana del debuttante Moore. E invece Brescia stenta ancora a confermarsi, si affievolisce sul vantaggio nel primo tempo 50-35 e nella ripresa pecca di concentrazione e di applicazione del sistema. Tra l’altro, nei secondi precedenti al riposo lungo, arriva l’infortunio di Marco Ceron che prende un colpo alla testa ed esce in barella.
Così, nonostante tutto, al 36′ Wilson tiene l’Auxilium a -5 (75-70) dalla Germani e il finale diventa da friggere per gli spettatori del PalaLeonessa. Per buona sorte, Allen e un libero di un Mika in ripresa rimettono a +10 i padroni di casa. Anche se coach Brown ha usato molto e bene le rotazioni – solo Carr ha giocato più di 30′ – i torinesi sono più stanchi ma trovano la forza di pressare e piazzare un minibreak con una rubata di Carr ai danni di Vitali da 0-4 e di sbagliare diversi tiri da tre punti con Wilson e Rudd che con esito diverso avrebbero potuto cambiare l’esito dell’incontro. Per buona sorte di Brescia, che viene presa dalla paura di perdere e viene graziata dalla confusione di Torino che lascia portar palla a Rudd (2,06) e utilizza Cusin come assist-man (e la palla schiacciata in area diventa una palla a due per Hamilton). Luca Vitali risolve tutto con due liberi decisivi tempo quasi scaduto.
Brescia – Torino 83-76. Boxscore: 13 Hamilton, 11 Mika, 9 Abass, Allen, Beverly, 8 Moss, 7 Laquintana e Ceron, 5 Vitali, 3 Sacchetti, 2 Zerini per Brescia; 15 Carr e Moore, 12 Portannese, 11 Rudd, 10p+10r Delfino, 5 Wilson, 4 Jaiteh, 2 Poeta e Cusin per Torino.