Nella consueta intervista del martedì, dopo lo stop interno di due giorni fa con Senigallia, abbiamo scambiato due battute con Paolo Rotondo, ultimo arrivato in casa Europa Ovini Chieti ma sicuramente uno dei più esperti a nostra disposizione. Il pivot siciliano ha analizzato la prestazione dei teatini anticipando il prossimo impegno contro Bisceglie di domenica prossima (25 novembre, PalaDolmen)
Paolo che gara quella di domenica scorsa in cui, dopo una partenza contratta, l’avete riaperta fino al canestro di Giacomini…
“La partita di domenica è stata approcciata da parte nostra in maniera negativa perché non è ammissibile concedere quaranta punti in un quarto a qualsiasi avversario, il che vuol dire compromettere già il risultato finale che, poi, è stato a nostro sfavore. Comunque siamo stati bravi a recuperare arrivando a pochi minuti dalla sirena finale anche avanti ma questo non può essere oggetto di soddisfazione da parte nostra anche perché, considerando l’organico a nostra disposizione, dobbiamo ambire ad altre prove. Quindi, secondo me, la gara con Senigallia è stata interpretata male e approcciata peggio per cui c’è da lavorare e migliorare tanto”.
Ormai è un mese che ti sei aggregato al gruppo. Forse l’inizio non è stato facile. Come valuti il tuo inserimento? Dove pensi che potrai dare il tuo apporto maggiore? In che modo valuti la tua staffetta con Ponziani?
“Il mio inserimento non posso che valutarlo non positivo perché il mio apporto non è stato tangibile e non credo di aver dato una mano concreta alla mia squadra fin qui. Penso che debba lavorare ancora tanto per inserirmi al meglio nel gruppo entrando a pieno nei meccanismi della squadra. Al momento è difficile valutare la mia staffetta con “Ponz” per i motivi che ho detto adesso ma, se continuerà a giocare così bene come domenica, posso anche lasciarlo fare (ride). L’importante è che, a prescindere da Rotondo o Ponziani, la squadra vinca perché senza vittoria non ha senso fare nessun altro discorso”.
Bisogna resettare subito la testa perché domenica si va al PalaDolmen dove Bisceglie ci aspetta con il coltello tra i denti, dopo la sconfitta in terra giuliese. Da dove deve ripartire Chieti in vista di domenica prossima?
“La partita con Bisceglie ci dirà chi siamo e dove possiamo arrivare. Sarà fondamentale in quanto, come detto prima, rivelerà il nostro potenziale. Noi dovremo essere bravi a ripartire dagli errori commessi, capirli ed interpretarli al fine di non commetterli più. Solo così possiamo davvero crescere e maturare nel corso dell’anno. Credo che si tratterà di un match difficile ma sono dell’idea che Chieti possa affrontare qualsiasi avversario ad armi pari e di sicuro non ci faremo intimidire né dal campo né dalla squadra”.