Sasha Zverev vince le ATP Finals 2018 superando in due set Novak Djokovic, con una prestazione maiuscola, probabilmente la migliore della sua carriera, regalando a tutti un grande match ed una grandissima sorpresa al mondo del tennis. Ed il mondo del tennis “ringrazia”. Niente contro il n.1, tennista modello, forse il più completo di sempre, felicissimi di averlo ritrovato al suo massimo dopo due anni durissimi; ma il nostro sport ha bisogno di “nextgen” finalmente vincenti nei grandi appuntamenti, per costruire i campioni di domani e non restare “bloccati” sulle solite rivalità. Oggi Sasha ha dato una dimostrazione di forza e di qualità impressionanti.Poche volte era riuscito a tenere un livello così alto, a giocarsela alla pari in un appuntamento top e prevalere con il suo tennis. E’ stata una vera sorpresa perché il serbo era super favorito alla vigilia, forte di una seconda parte di stagione praticamente perfetta ed anche del successo netto nel girone contro il tedesco. Si pensava che solo con un match ad altissima intensità e super offensivo avrebbe potuto “provare” a far partita. Così è stato, ma è stato anche molto di più. Ha regalato pochissimo Zverev, ha concesso la prima pausa solo un break avanti nel secondo, quando ormai aveva già messo “le mani” sull’incontro. La sua vittoria è nata dall’efficacia della prima, davvero notevole; ma soprattutto da come sia restato aggressivo e propositivo per tutto il match. Non è mai sceso nella “ragnatela” del Djoker, non si è mai lasciato agganciare da quegli scambi a medio ritmo e discreta rotazione che ti fanno scivolare nella palude colpo dopo colpo, fino ad affogare. Zverev ha lasciato partire i suoi miglior colpi con continuità, ma senza strafare. E’ stato preciso alla risposta e pronto a prendersi la rete alla prima palla più corta di Djokovic. Non gli ha dato molto ritmo e non gli ha concesso regali, e quelle pause di intensità che finora gli sono costate care in diverse occasioni. Forse si inizia ad intravedere davvero la mano di Lendl, ma di questo avremo modo di parlarne diffusamente nella off-season, ormai alle porte.
Djokovic era entrato bene in campo: intenso, preciso, efficace con la prima. Non è però mai riuscito a scalfire il rivale con la sua risposta, forse oggi il suo vero punto debole. Mai troppo incisivo. Sul finale del primo set ha accusato un evidente calo: fisico, di concentrazione, un mix dei due. Ha giocato malissimo cinque games di fila, che gli sono costati il match. Meno reattivo con le gambe, ha subito le accelerazioni di Zverev ed ha commesso più errori in quella fase che nell’intero torneo. Lì ha vinto la partita Sasha, perché è stato bravissimo a tenere, pungere il n.1 e prendesi il vantaggio. Nonostante l’evidente sbandamento di Djokovic, i meriti di Zverev sono stati superiori ai demeriti del serbo, perché la sua partita è stata praticamente perfettaper qualità, intensità e condotta tattica.
Il 2018 ATP si chiude qua. Sarà estremamente interessante vedere se nel 2019 troveremo uno Zverev così intenso, offensivo, completo e continuo. Uno Zverev, nel caso, finalmente pronto a competere per gli Slam. Ecco la cronaca della finale del Masters 2018.
Si inizia con Djokovic alla battuta. Battuta che in tutte le finals ha funzionato in modo clamoroso. Novak sbaglia il primo punto, ma sul secondo lavora ai fianchi Sasha con una progressione che non promette nulla di buono per lo sfidante. Zverev intuisce che non può affogare nello scambio prolungato, rischia in risposta. Ma sbaglia. A 15, Djokovic muove lo score. Il tedesco alla battuta. Sarà la chiave della sua partita, servire benissimo e ricavare molti punti. Prova a tirare prime forti al centro, per non dare angolo alla temibile risposta del n.1. La tattica funziona, con un Ace al centro impatta 1 pari. La sicurezza di “Nole” quando serve è impressionante: varia angoli e rotazione con la prima, quindi è velocissimo ad uscire dal movimento ed aggredire la risposta del rivale, prendendo immediatamente una posizione di vantaggio. Al momento, quando serve il serbo, non si gioca. E pure quando è in difesa regala meraviglie, come il lob in totale allungo che fa scattare in piedi l’O2 Arena. Sasha non si fa impressionare: continua a giocare molto aggressivo, segue a rete l’attacco e copre bene la rete, non cadendo nella ragnatela del rivale. Buon livello di gioco: 2 pari. Quinto game, Djokovic gioca “timido” una volee, è punito da un passante robusto. 15-30, situazione quasi inedita nell’intero torneo per lui. Lucido, preciso, Novak spinge muovendo Sasha, provocando gli errori del tedesco. 3-2 Djokovic. Grande autorità di Zverev fin qua con il servizio, due Ace nel sesto gioco, ed 80% di prime “in”. 3 pari. Il set avanza spedito, con un livello molto alto e con Zverev sorprendente per quanto sia offensivo e continuo. Nono game, serve Novak sotto 15-30 e seconda… Grande chance per Sasha, ma è costretto a rincorrere su diagonali totalmente aperte, ed un dritto finisce in rete. 30 pari. Djokovic commette il primo regalo, un dritto in spinta lungo, piuttosto banale. Prima palla break per Zverev. Serve sul rovescio, grande impatto per Sasha in risposta, Djokovic è sorpreso e affossa in rete. Break Zverev! E’ il primo servizio ceduto nel torneo per il n.1. Sasha non trema, la prima fila precisa, 40-0 e tre set point. Buono il secondo, un dritto in spinta del serbo finisce di poco lungo. 6-4 Zverev, un set meritato per la qualità ma anche quantità del gioco espresso. Non una pausa, non un momento di paura, ma solo grandi colpi e presenza. Un gran primo set, quasi inaspettato vedendo che “razza” di Djokovic aveva dominato il torneo.
Secondo set, Novak alla battuta, ma sembra ancora scosso della fine inattesa del primo parziale. Non gioca con la massima intensità, concede qualcosa. 30 pari e 30-40, immediata chance di break per Zverev. Si salva il serbo con una prima solida, e poi spingendo col dritto dal centro. Ma Sasha c’è, non arretra la sua spinta di un millimetro. E’ il game più lungo finora nel match. Lavora benissimo col rovescio Zverev, Djokovic subisce, come se fosse improvvisamente svuotato di quella energia che ne ha sostenuto la seconda parte di stagione. Palla break n.2 del game, scambio terribile in progressione… lo chiude Sasha facendo spazio col corpo e lasciando partire un dritto formidabile, lungo linea vincente. Break per il tedesco, 1-0e servizio nel secondo. C’è un atmosfera elettrica nella 02, i volti dei molti ex campioni in tribuna (Davydenko, Wilander, Kuerten) sono increduli nell’assistere a questa grande esibizione del tedesco. Con il vento in poppa, Zverev forse inizia a pensare all’impresa possibile, si distrae visibilmente e cede male il servizio, con due sanguinosi doppi falli. Break Djokovic, 1 pari. Il match adesso è molto fisico, c’è grande intensità e quale errore da parte di entrambi, per la tensione del momento. Zverev spinge, Djokovic non è più quel muro impossibile, si “incarta” dopo uno scambio durissimo con una smorzata totalmente errata, forse anche per rifiatare. 15-40 e di nuovo due palle break per il tedesco. Un altro errore gratuito di dritto costa a Novak il secondo break del set. 2-1 Zverev, di nuovo avanti, ma stenta a consolidare l’allungo, per la tensione del momento. Lo aiuta Djokovic sul 30 pari, con un dritto orribile spedito un metro lungo. Un attacco del n.1 troppo “garibildino” è punito da l’ennesimo dritto solido del tedesco. 3-1 Zverev. Novak finalmente torna solido alla battuta, incluso il primo Ace del suo match. A zero resta in scia sul 2-3, però deve strappare un game di servizio al rivale. Sasha inizia titubante, un paio di scelte errate gli costano lo 0-30. E’ solo un momento: grande reazione con un punto splendido, chiuso di volo, quindi si aggrappa al servizio, con il secondo Ace del set. Sbanda ma non finisce fuori strada Zverev, sale 4-2. Djokovic torna solido al servizio, ma le sue gambe non sono più reattive come ad inizio match, e come nell’ultimo periodo. Paga soprattutto alla risposta, con il tedesco molto attento a servire prime pesanti ma senza troppo rischio. Prima esterna e dritto in contro piede vincente, a 15 tiene il servizio e sale 5-3, ad un passo dal primo titolo alle ATP Finals. Novak ha di nuovo un calo di intensità, doppio fallo.. errore di dritto! 15-40 e due match point Zverev! Salva il primo con un attacco a rete di puro istinto. Ma cede al secondo, passato dopo un attacco troppo “leggero”. Crolla a terra Sasha, ribalta il risultato del match del round robin, ma soprattutto vince il suo primo grandissimo torneo. Complimenti Zverev, hai regalato a tutti un’enorme sorpresa.
Marco Mazzoni
@marcomazz
La partita punto per punto
N. Djokovic – A. Zverev
01:20:00
1 Aces 10
1 Double Faults 3
60% 1st Serve % 72%
25/34 (74%) 1st Serve Points Won 26/33 (79%)
8/23 (35%) 2nd Serve Points Won 7/13 (54%)
2/6 (33%) Break Points Saved 0/1 (0%)
10 Service Games Played 9
7/33 (21%) 1st Return Points Won 9/34 (26%)
6/13 (46%) 2nd Return Points Won 15/23 (65%)
1/1 (100%) Break Points Won 4/6 (67%)
9 Return Games Played 10
33/57 (58%) Total Service Points Won 33/46 (72%)
13/46 (28%) Total Return Points Won 24/57 (42%)
46/103 (45%) Total Points Won 57/103 (55%)
1 Ranking 5
31 Age 21
Belgrade, Serbia Birthplace Hamburg, Germany
Monte Carlo, Monaco Residence Monte Carlo, Monaco
6’2″ (187 cm) Height 6’6″ (198 cm)
170 lbs (77 kg) Weight 198 lbs (90 kg)
Right-Handed Plays Right-Handed
2003 Turned Pro 2013
49/11 Year to Date Win/Loss 54/18
4 Year to Date Titles 3
72 Career Titles 9
$121,015,589 Career Prize Money $12,398,928