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Nuova S 1000 RR 2019, l'arma letale di BMW

Più veloce, più leggera, più facile da controllare. Queste le linee guida che hanno condotto i tecnici BMW nel difficile compito di ridisegnare il progetto S 1000 RR finalmente svelato all’EICMA di Milano. Cambia lo “sguardo”, con il nuovo disegno dei fari che rinuncia alla precedente asimmetria, la vista laterale perde le caratteristiche “branchie da squalo” sulla carena, in generale una linea più pulita, compatta e filante, soprattutto per quanto riguarda il codino. Anche il serbatoio è più snello, con una forma che facilita l’aderenza delle gambe. Ma dove le differenze emergono prepotenti è soprattutto sui numeri.

BELVA QUADRICILINDRICA. Il nuovo propulsore da 999 cc, un 4 cilindri in linea con 4 valvole in titanio e la stessa tecnologia ShiftCam (distribuzione a fasatura variabile) già vista sul nuovo R 1250 GS, si accredita di una potenza massima di ben 207 CV a 13.500 giri/min e di un picco di coppia di 113 Nm a 11.000 giri/min. Il tutto, per un peso complessivo pari a 197 Kg (in ordine di marcia) ben 11 in meno rispetto al passato e che diventano addirittura 193.5 con lo speciale “M Package” (optional). Le prime due delle linee guida, potenza e leggerezza, sono soddisfatte. Per quanto riguarda la terza…

MASSIMO CONTROLLO. Più un mezzo è facile da gestire, maggiore sarà la libertà di concentrarsi su traiettorie e performance tra i cordoli. Per ottenere questo risultato, prima di tutto occorre una ciclistica affilatissima, ma anche solida e immediata. A coadiuvare il nuovo telaio in alluminio completamente riprogettato (con telaietto posteriore a traliccio) troviamo un inedito e sofisitcato comparto sospensioni interamente regolabile: forcella da 45 mm upside-down all’anteriore e mono-ammortizzatore di tipo Full Floater Pro, che lavora in tandem con il doppio braccio oscillante in alluminio al posteriore. E per chi non si accontenta, in optional, è prevista la nuova generazione di sospensioni elettroniche DDC (Dynamic Damping Control) dotate di un esclusivo sistema di controllo. La frenata è infine affidata, all’nateriore, a due dischi da 320 mm con pinze a 4 pistoncini ad attacco radiale, mentre dietro, il disco singolo, è da 220 mm.

MA IN FATTO DI GESTIONE è l’elettronica, in questo caso gestita da un sofisticato sistema di sensori “a sei assi”, a fare la differenza. A bordo della nuova S 1000 RR troviamo di serie ABS PRO (appositamente studiato per l’utilizzo in pista), 4 Riding Mode (Rain, road, Dynamic e Race), il Traction Control (DTC) il launch control e lo Shift Assist Pro, bidirezionale, per cambiate velocissime senza necessità di usare la frizione.Se si cerca il massimo in pista, la mappa PRO incrementa le opzioni disponibili grazie alle selezioni Race Pro 1-3 customizzabili, mentre il DTC Wheelie Function, il cui settaggio può essere chiesta in optional ex-fabrica, “sorveglia” la ruota anteriore quando si gioca forte col gas. 
Due le colorazioni previste: Racing Red e la classica Motorsport


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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