I Timberwolves accolgono i Jazz senza Jimmy Butler e Jeff Teague a disposizione, e sembrano anche piuttosto folkloristici con una bella maglietta di Halloween addosso. Ma Derrick Rose non si piega al pronostico, tira fuori una serata alla sua maniera dei primi anni Bulls, e realizza la sua migliore prestazione in carriera segnando 50 punti compresi quelli decisivi di una gara che è finita solo all’ultimo minuto.
Perché Utah si è presentata al completo e i suoi giocatori hanno fatto la loro grande partita a cominciare da Mitchell e Gobert. Ma devono sempre inseguire, seppur da vicino, arrivando a 123 pari a 36 secondi dalla sirena. Dimenticando ogni buon proposito di autoconservazione, Rose si lancia in penetrazione e in difesa carica la stoppata a Dante Exum. Vince Minnesota, Rose lascia uscire le lacrime mentre i suoi compagni di squadra lo abbracciano e la standing ovation è totale. Di fronte c’è l’ammirazione con smorfia per un Donovan Mitchell toccato sulla coscia…
Minnesota – Utah 128-125. Boxscore: 50 Rose, 28p+16r Towns, 19 Wiggins, 10 Okogie e Gibson per i Wolves; 26 Mitchell, 22p+13r Gobert, 18 Crowder, 14 Favors, 13 Ingles per i Jazz.
This is what makes sports GREAT. The genuine ❤️ and appreciation Derrick Rose teammates have for him is fantastic. Happy for this young man.. #DontCallItComeback pic.twitter.com/cnEt6Iq3lz
— Reggie Miller (@ReggieMillerTNT) 1 novembre 2018
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( via @Teague0) pic.twitter.com/JAxQkJH8hj
— Timberwolves (@Timberwolves) 1 novembre 2018