Foto di Dinamo Sassari
Questa mattina coach Vincenzo Esposito ha presentato la sfida che attende i suoi ragazzi: dopo la vittoria con Torino, domani i giganti affronteranno la squadra ungherese del Falco Vulcano nel Game 3 di Fiba Europe Cup.
“Arriviamo in un buon momento non solo tecnico per le vittorie ma anche come atteggiamento e forma fisica, con il recupero dopo due mesi di Jaime Smith e con Marco Spissu che da oggi sarà reinserito nel gruppo. Siamo consapevoli che bisogna restare con i piedi per terra, gare come quelle di domani ci serviranno per provare situazioni tecniche e dare minuti a giocatori che in altre situazioni non hanno spazio”.
Che avversario è Szombathely?
“Giochiamo contro una squadra che è sempre stata al top del campionato ungherese. Credo che la gente abbia capito che in giro per l’Europa il livello del basket è cresciuto, come abbiamo potuto vedere anche mercoledì con Szolnoki. Stesso discorso vale per Falco Vulcano, un gruppo dove ci sono un paio di americani di grande valore, in primis Juvonte Reddic che è cresciuto molto rispetto a quando era in Italia, e può contare su guardie di talento con tanti punti nelle mani. Quella di domani è una sfida che non dobbiamo assolutamente sottovalutare. La nostra mentalità deve essere proiettata prima di tutto verso lo scopo ultimo, che è la vittoria, e nel corso della partita dobbiamo essere bravi anche a sperimentare delle situazioni tattiche che ci potranno tornare utili in seguito”.
Anche contro Torino la squadra ha risposto presente…
“Domenica mi è piaciuto come la squadra è scesa in campo e ha reagito mentalmente rispetto alla partita di tre giorni prima, dove in alcuni momenti siamo stati superficiali difensivamente. Mentre nei due quarti centrali con Torino siamo stati bravi a creare il break soprattutto difensivamente, concedendo solo 13-14 punti agli avversari. Quando abbiamo deciso di accelerare siamo partiti dalla difesa e questo è fondamentale”.
Adesso l’obiettivo per la Fiba Europe Cup è restare in vetta al gruppo H…
“Avevo detto nella conferenza precedente, senza mancare di rispetto a nessuno, che il primo posto ce lo saremmo giocati con lo Szolnoki: per questo è fondamentale non fare passi falsi in casa. Ovviamente l’obiettivo è quello di chiudere la regular season al primo posto per essere inseriti nel gruppo migliore nel passaggio del turno, perché questo accada bisogna essere impeccabili nelle mura amiche e arrivare in vantaggio alle sfide fuori. Non voglio snobbare la partita di domani, affrontiamo una sfida per volta e adesso ci concentriamo sul Game 3 con l’obiettivo di vincere”.
Quanto è importante sapersi adeguarsi al metro arbitrale in Coppa?
“Ci dobbiamo adeguare capendo rapidamente cosa ci è permesso fare e cosa no. Questa duttilità fa parte del processo di crescita della squadra ma non significa che bisogna adeguarsi al livello tecnico ma alla tipologia di fischi in campo. Noi dobbiamo continuare a giocare la nostra pallacanestro, quando si è in grado di fare questo step significa che la squadra è sul pezzo a 360 gradi”.
Quanto è importante giocare tre partite di fila in casa?
“Non viaggiare ti permette di fare un lavoro tecnico e mentale sui giocatori più giovani che sono tecnicamente un po’ indietro. Dal lavoro sui singoli in palestra secondo me passa la crescita di tutta la squadra. Restare a casa per dieci giorni ti permette anche di smaltire gli acciacchi e curare gli infortuni con il tuo staff medico e societario, cosa che in viaggio non puoi fare con la stessa qualità. Non per ultimo avere il pubblico dalla tua parte è un valore aggiunto, vedere il Palazzetto pieno è una grande spinta per me e per i ragazzi”.