La Ferrari, dopo il vittorioso GP di Austin, sembra aver ritrovato la competitività mancata nelle ultime gare.
I tecnici di Maranello hanno lavorato molto per cercare di ritrovare il giusto bilanciamento al retrotreno, vero punto debole della Ferrari prima di Austin. Gli aggiornamenti aerodinamici portati dopo Monza, avevano forse fatto perdere alla Ferrari guidabilità, rendendo la SF71-H un po’ troppo instabile al posteriore. Negli USA, in quel settore della monoposto, era stato fatto un passo indietro anche dal punto di vista aerodinamico.
Sempre la scorsa settimana ad Austin la Ferrari aveva portato un nuovo fondo, scartato poi per la gara, in quanto la pioggia nelle prove libere, non aveva permesso a Ferrari di fare le giuste prove di efficienza aerodinamica. Il nuovo fondo presentava i generatori di vortice, posizionati in verticale, per gestire al meglio i flussi che investono gli pneumatici posteriori. Inoltre evitano che trucioli di gomma si depositassero al di sopra del fondo stesso e andassero a tappare i soffiaggi alla base.
A Città del Messico, il nuovo fondo è stato confermato e testato al meglio nelle prove libere. Vedremo poi oggi se, in qualifica e gara, la scelta ricadrà sul vecchio o sul nuovo fondo.
Confermato anche il “pavimento“ dei nuovi barge board portati in America. Per un’analisi più approfondita sugli aggiornamenti del GP degli USA, guarda questo articolo.
In Messico, la Ferrari si è presentata con un carico aerodinamico molto elevato, a causa della poca densità dell’aria del circuito Hermanos Rodriguez. Altra difficoltà, a causa della scarsità d’aria, è il corretto raffreddamento delle componenti.
Sulla SF71-H, è ricomparso nelle libere il cofano motore di più ampio sfogo, per un migliore smaltimento del calore. L’affidabilità in questo circuito sarà molto importante, in quanto ormai la terza unità di motore è giunta al termine della sua vita operativa. Ricordiamo che, per non incorrere in penalità in griglia, bisogna finire la stagione non superando il limite di tre unità delle parti della PU (Motore, turbo, batteria, Mgh-h, Mgu-k). Ferrari, assieme anche a Mercedes, è già al limite di ogni componente.
Oltre al cofano, sulla Ferrari tornano i vecchi endplate posteriori, senza soffiaggi.
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/DcV9cP1jepg/analisi-tecnica-ferrari-f1-in-messico-riproposto-il-nuovo-fondo-di-austin.php