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Non c’è alcun comunicato della Auxilium Torino che spieghi il prolungarsi del mancato ritorno in tempi tecnici accettabili di Larry Brown da Dallas. Il coach americano aveva lasciato tutti in sospeso, si era parlato di una settimana, poi di un ritorno infrasettimanale per le gare di coppa, poi della trasferta a Sassari del prossimo weekend. Voci registrate da tutti gli organi di informazione. Il fatto è che Brown non si sa se e quando arriverà: il Corriere di Torino racconta: “Pare ad esempio che Brown abbia telefonato a un caro collega americano in Italia confidandogli che non rientrerà tanto presto” e che la voce di una sua sostituzione “viene alimentata da chi (qualche agente) spinge perché sulla panchina di Torino arrivi un altro tecnico”. Larry Brown vorrebbe davvero continuare l’avventura italiana ma a 78 anni i problemi di salute non permettono facilità in nulla e, se viene riferito che nel caso del ritardo estivo sia stato un problema di labirintite, sulle difficoltà attuali non vi sono notizie. Non c’è data per il suo rientro e, con un Galbiati costretto a fare i suoi aggiustamenti (che hanno portato due vittorie in campionato), non si sa nemmeno quale gruppo concettualmente aderente ai suoi principi troverà Brown al suo ritorno. Se tornerà.
