Al di là del risultato, coach Ramagli è soddisfatto della prestazione della squadra al Forum: “E’ stata la partita che noi avevamo bisogno di giocare -afferma il tecnico biancorosso- poi è chiaro che venire a giocare una partita ad alto ritmo qua ti espone anche alla possibilità che i tuoi avversari, con più qualità, energia e profondità del roster, a un certo punto, come è successo mettano con forza le mani sulla partita. Noi però avevamo bisogno di questa partita per ritrovare un po’ alcune nostre caratteristiche che ultimamente, proprio a livello di ritmo e di intensità, avevamo un po’ smarrito. Il 107-83 finale si commenta da sé, ma in realtà noi siamo stati benissimo dentro la partita fino a 6 minuti dalla fine, perché sul 76-72 Milano è stata costretta a rimettere in campo certi giocatori e, anche se non ha mai dato l’impressione di rischiare realmente, quantomeno siamo stati bravi a dovergliela far rivincere, dopo che nel terzo quarto sembravano in grado di poter prendere comodamente in mano la gara senza più rischiare niente”.
Ramagli approfondisce poi la sua analisi: “Credo che la cosa di essere stati pienamente in partita per 34 minuti, giocando peraltro la gara che volevamo giocare, costituisca ciò che dobbiamo portarci dietro come bicchiere molto più che mezzo pieno da stasera. Direi che rispetto a domenica scorsa, al di là del passivo finale che in questo momento non mi interessa, i passi avanti ci sono stati anche a livello di interconnessione fra i giocatori in campo, di body language e di atteggiamento. Chiaramente Milano è una squadra molto forte: ha vinto venerdì segnando 100 punti al Pireo e questo la dice lunga sulla loro grandissima qualità. Ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e tenere la barra dritta, perché le risposte che cercavamo questa sera ci sono state e adesso dobbiamo essere bravi a fare lo step successivo che è quello della prima vittoria, perché i due punti ci servono come il pane”.