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Basket, Serie A: Milano e Venezia a punteggio pieno, colpi esterni di Bologna e Sassari

ROMA – Milano chiama, Venezia risponde. Nella terza giornata di serie A, dopo il ko casalingo di Cremona nel derby con Cantù, restano in due a punteggio pieno. L’Olimpia si impone senza troppi problemi contro Pistoia, ma la Reyer replica con uno schiacciante successo ai danni di Pesaro. Importanti affermazioni esterne di Bologna e Sassari, che passano rispettivamente sui parquet di Avellino e Brindisi e restano in scia del duo di testa. Trieste, invece, trova la prima vittoria stagionale battendo tra le mura amiche Brescia e agganciandola in classifica.
 
MILANO NON SBAGLIA CONTRO PISTOIA – Nessuna sorpresa nel testacoda di giornata: Milano infila la terza vittoria consecutiva e dà continuità al bel successo contro l’Olympiacos in Eurolega, Pistoia invece resta al palo e non riesce a cancellare lo 0 dalla propria classifica. A dispetto del finale (107-83), però, l’Orinar non sfigurano affatto al Forum e restano in partita per 35′, rientrando perfino a -4 grazie a Kerron Johnson e Krubally (per entrambi 21 punti). L’Olimpia, che in ottica Khimki lascia a riposo Micov e Gudaitis, nel finale aziona il turbo e si scatena con Fontecchio (11) e Kuzminskas, top scorer con 20 punti. “Era importante finire bene questo tour de force di cinque gare in nove giorni – ammette il coach di Milano Simone Pianigiani in conferenza -. Volevo finire con un’altra prestazione seria e nonostante il largo utilizzo di quintetti con giocatori non proprio abituati ad andare in campo insieme, quando abbiamo dovuto strappare abbiamo strappato”.
AIX ARMANI EXCHANGE MILANO-ORIORA PISTOIA 107-83
(26-24, 53-48, 72-61)
MILANO: James 11, Musumeci 2, Bertans 7, Fontecchio 11, Tarczewski 12, Nedovic 7, Kuzminskas 20, Cinciarini 8, Burns 13, Brooks 8, Jerrels, Della Valle 8. Allenatore: Pianigiani.
PISTOIA: Bolpin 7, Della Rosa ne, Johnson 21, Peak 6, Krubally 21, Auda 10, Di Pizzo, Martini 4, Querci, Severini 4, Johnson 10. Allenatore: Ramagli.
ARBITRI: Lanzarini-Borgioni-Galasso.
NOTE – Tiri liberi: Milano 20/26, Pistoia 13/16. Uscito per cinque falli: nessuno.
 
VENEZIA NON MOLLA LA VETTA – Venezia tiene il passo di Milano, facendo valere la propria maggiore qualità e profondità nella sfida con Pesaro. La Reyer batte la VL 97-62 in una sfida praticamente senza storia. L’equilibrio dura solo nei primi quattro minuti, quando i padroni di casa tirano con percentuali basse. Non appena aggiusta la mira, la squadra di coach De Raffaele prende però il largo, toccando la doppia cifra di vantaggio subito dopo metà quarto sul 14-4. Pesaro non riesce più a rientrare, con Venezia che nel finale può schierare anche un quintetto tutto italiano, toccando il massimo margine sul +42 (84-42 al 31′). Con undici giocatori su dodici a segno, il migliore in campo tra i veneziani è comunque Tonut, autore di 22 punti.
UMANA REYER VENEZIA-VL PESARO 97-62
(27-9, 52-28, 80-42)
VENEZIA: Haynes 9, Stone 5, Bramos 9, Tonut 22, Daye 9, De Nicolao 5, Vidmar 4, Biligha 9, Giuri 13, Mazzola 5, Cerella, Watt 7. Allenatore: De Raffaele.
PESARO: Blackmon 7, McCree 14, Artis 8, Murray 13, Conti, Giunta ne, Centis ne, Ancellotti 8, Monaldi 5, Shashkov 2, Zanotti ne, Mockevicius 5. Allenatore: Galli.
ARBITRI: Sabetta-Boninsegna-Capotorto.
NOTE – Tiri liberi: Venezia 8/9, Pesaro 10/15. Uscito per cinque falli: nessuno.
 
BOLOGNA SBANCA AVELLINO – Avellino ritorna davanti al suo pubblico dopo 159 giorni di assenza, ma a rovinare la festa ci pensa la Virtus Bologna che passa 96-90 al termine di una partita dai ritmi molto alti, con predominio degli attacchi e con pochissime palle perse (6 per Avellino e 7 per Bologna). Punteggio sempre in equilibrio, con la Sidigas che chiude a ruota degli avversari sia la prima frazione (25-26), che la seconda (46-48). Dopo l’intervallo c’è il periodo migliore per gli irpini, che con un 15-5 di parziale ottengono il massimo vantaggio (61-53 al 25′). La reazione degli ospiti arriva con un paio di triple, che dimezzano il distacco al 30′ (70-66). La Scandone si riporta due volte sul + 7 (73-66 al 31′, 78-71 al 33′) e sembra poter controllare il match (85/81 al 35′). Negli ultimi 5′ di gioco invece, come era successo a Cremona, Avellino concede troppo a Bologna che sorpassa con un break di 0-10 e nel finale tiene a distanza i padroni di casa imponendosi 90-96.
SIDIGAS AVELLINO-SEGAFREDO BOLOGNA 90-96
(25-26, 46-48, 70-66)
AVELLINO: Guariglia ne, Green 15, Nichols 8, Costello 20, Filloy 8, Campani ne, Sabatino ne, D’Ercole, Sykes 12, Cole 23, Spizzichini 2, Ndiaye 2. Allenatore: Vucinic.
BOLOGNA: Punter 23, Martin 13, Pajola, Taylor 22, Baldi Rossi 5, Cappelletti ne, Kravic 14, Aradori 9, Berti, M’Baye 9, Cournooh 1, Camara ne. Allenatore: Sacripanti.
ARBITRI: Paternico’-Baldini-Morelli.
NOTE – Tiri liberi: Avellino 17/21, Bologna 15/21. Uscito per 5 falli: nessuno.
 
SASSARI PIEGA BRINDISI – Brindisi ci prova fino in fondo, ma tre importanti rimonte non bastano ad avere la meglio su Sassari che conduce per ampi tratti il match e passa 84-90 al PalaPentassuglia, infliggendo ai padroni di casa la prima sconfitta casalinga della stagione. Difficile l’inizio di gara per Brindisi: al 5′ è già sotto di nove punti. La luce per i biancoazzurri si accende solo nel finale del primo parziale, quando il distacco diminuisce fino al -5 (17-22). Imprecisa al tiro da tre, l’Happy Casa riesce a migliorare la qualità del gioco, specialmente in difesa. Brown al 15′ segna i due canestri del sorpasso (canestro con fallo tecnico più due liberi) e porta i compagni sul 26-24. La strada, apparentemente in discesa, torna in salita. Sassari si riprende, bastano due triple di fila per ribaltare la situazione. Il punteggio al 18′ si assesta sul 33-37. Il secondo quarto si chiude sul 40-47. Nel terzo quarto è Sassari a provare l’allungo, ma un guizzo di Brindisi nel finale limita i danni (60-64).  Nella quarta frazione un tecnico fischiato a Rush su Thomas fa esplodere di rabbia il PalaPentassuglia e sembra influire decisivamente sul prosieguo della gara. Al 36′ Sassari è avanti di 11 punti, ma Brindisi ci riprova e a 15 secondi dalla fine si ritrova ancora una volta a -2, senza riuscire però a concretizzare gli sforzi profusi.
HAPPY CASA BRINDISI-BANCO DI SARDEGNA SASSARI 84-90
(17-22, 40-47, 60-64)
BRINDISI: Banks 11, Rush 8, Gaffney 3, Zanelli, Orlandino ne, Moraschini 4, Clark 33, Cazzolato ne, Wojciechowski 1, Chappell 12, Taddeo ne, Brown 12. Allenatore: Vitucci.
SASSARI: Re ne, Smith 5, Bamforth 21, Petteway 19, Devecchi, Magro 2, Pierre 1, Gentile 3, Thomas 11, Polonara 9, Diop, Cooley 19. Allenatore: Esposito.
ARBITRI: Sahin-Bartoli-Pepponi.
NOTE – Tiri liberi: Brindisi 16/19, Sassari 16/21. Usciti per cinque falli: Rush, Thomas.
 
TRIESTE ALLA PRIMA VITTORIA STAGIONALE – Trieste festeggia la prima vittoria stagionale e raggiunge in classifica Brescia, uscita sconfitta 90-86 dal PalaRubini. L’Alma si impone al termine di una sfida molto equilibrata che resta in bilico fino alle battute conclusive. A trascinare la squadra di coach Dalmasson sono Strautins e Wright, autori rispettivamente di 16 e 13 punti. Il primo quarto vede i padroni di casa scavare un piccolo solco (24-19), ma la reazione della Germani non si fa attendere e Brescia va all’intervallo lungo avanti di due punti (42-44). La sfida continua a fare l’elastico, con folate a corrente alternata delle due contendenti, ma Trieste piazza lo strappo decisivo e difende il vantaggio nel finale di gara. La Leonessa paga la pessima percentuale nel tiro da due (38.1%), sulla sponda triestina invece pesano le tante palle perse (18) che però non impediscono all’Alma di portare a casa il successo.
ALMA TRIESTE-GERMANI BRESCIA 90-86
(24-19, 42-44, 69-64)
TRIESTE: Coronica ne, Walker 4, Peric 9, Fernandez 8, Schina ne, Wright 13, Strautins 16, Silins 9, Cavaliero 13, Sanders 9, Mosley 9, Cittadini. Allenatore: Dalmasson.
BRESCIA: Allen 23, Hamilton 20, Ceron 7, Abass 4, Vitali 9, Laquintana 5, Caroli ne, Mika 4, Beverly 4, Moss 3, Sacchetti 7. Allenatore: Diana.
ARBITRI: Bettini-Filippini-Giovannetti.
NOTE – Tiri liberi: Trieste 8/11, Brescia 12/16. Usciti per cinque falli: nessuno.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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