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Dragan Travica tra gli studenti della Scuola Media Carducci e Dante.

Piacenza, 27 ottobre 2025 – Nell’ambito del progetto scuola, una rappresentanza di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza stamattina ha partecipato ad un incontro, che si è tenuto nella palestra della Scuola Media Carducci di Piacenza.

Coordinato da Vittorino Francani, Referente di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza per il progetto scuola, da Monica Caiazzo Dirigente Scolastico e Adriano Rotondi durante l’incontro, per un’ora, Dragan Travica, palleggiatore della squadra biancorossa, Matteo Antonucci, Responsabile Tecnico del settore giovanile di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza accompagnato dai suoi collaboratori Francesco Caminiti e Marco Lenzi hanno parlato di pallavolo agli studenti di due terze della scuola media Carducci e due terze della scuola media Dante e risposto alle loro domande.

Dopo i saluti della Dirigente scolastica Monica Caiazzo, Vittorino Francani ha spiegato il progetto scuola che vuole la società biancorossa sempre più vicino ai giovani e alle scuole e Matteo Antonucci ha parlato del perché è bene invitando gli studenti “a divertirsi e fare sempre più gruppo”.

Diversi gli argomenti toccati nel corso dell’incontro: da come ci si alimenta a come è la giornata tipo di Dragan Travica, da come ha iniziato a giocare a pallavolo a come sta vivendo questo sport.

Dragan Travica ha parlato del suo percorso da quando ragazzino praticava tanti sport ma c’era un patto con i genitori: “continuare a studiare con profitto e poi pensare allo sport”.

Dragan Travica: “State vivendo ragazzi un’età bellissima, io ho praticato il calcio, l’atletica leggera, il nuoto, il basket, l’amore per la pallavolo è nato con il tempo forse perché in famiglia si parlava molto di pallavolo visto che mio padre era un giocatore ed ora è un allenatore. Il minivolley non mi divertiva, in prima media un professore che amava la pallavolo mi ha avvicinato a questo sport che è diventato il mio lavoro e che pratico ancora. Tempo libero? Ho due bambini uno di tre anni ed uno di cinque mesi, tempo libero ne ho davvero poco. Amo gli sport di squadra perché mi piace lavorare in gruppo, fare gruppo e mi reputo fortunato a giocare a pallavolo proprio perché è uno sport di squadra. Ragazzi studiate, lo sport è importante, lo studio ancora di più, i miei genitori mi hanno sempre detto di fare lo sport che volevo ma il patto era che continuassi a studiare. Le materie preferite? Ho fatto il Liceo Scientifico, direi matematica e filosofia, in inglese avevo l’insufficienza ma ora, grazie alla pallavolo e al mio girare per il mondo, lo parlo abbastanza bene. Si, ho avuto dei momenti difficili, non amavamo più quello che facevo o meglio non l’amavo più come prima, poi a Padova, la mia città, dove ho giocato per tre anni e sono stati i più belli perché lì ho ritrovato la voglia di giocare a pallavolo, la voglia di fare quello che fino a poco tempo prima amavo fare. Non abbiate paura a confidarvi, se c’è un problema è bene dirlo perché tutto si può risolvere, nel mio momento più difficile mi confidavo con i miei genitori, fatelo anche voi se avete delle difficoltà o problemi”.


Fonte: http://www.legavolley.it/rss.asp


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