Il dg biancorosso Beppe Cormio racconta la pallavolo dal suo punto di vista ed esalta la Cucine Lube Civitanova in occasione del “World Volleyball Day”. Si celebra oggi, lunedì 7 luglio, la prima giornata internazionale dedicata alla pallavolo, promossa dalla Federazione Mondiale (FIVB).
Come ti sei avvicinato al mondo della pallavolo e come vivi il volley?
Cormio: “Da ragazzo per me fu un rifugio dagli sport individuali. Ho giocato a tennis con un certo impegno, fino ai 15 anni, ma avevo poca possibilità di esprimermi come volevo e interiorizzavo tutto, esternando male i sentimenti. Il passaggio al volley da palleggiatore, la fiducia del coach e la fascia di capitano mi diedero sicurezza. Oggi si tratta del mio lavoro dietro le quinte, una scelta forte, fatta di sacrifici e presa a 33 anni dopo un periodo in cui mi occupavo di pallavolo, ma lavoravo in una multinazionale. Poi decisi di seguire una passione, legata già ai risultati Era già passata l’epoca di Velasco, organizzavo anche i campionati nazionali di beach volley ed ero arrivato alla Serie A. Puntai sulla pallavolo, il resto è storia”.
Come si colloca la Lube nel quadro internazionale del volley?
“Così come Trento e altre società storiche, la Cucine Lube Civitanova è ai vertici della pallavolo internazionale, tra i primi 5 o 6 Club al mondo. Lo sono state anche Treviso e Modena. La formazione emiliana va considerata anche oggi, per il suo lungo percorso, un punto di riferimento. Insomma, tra le realtà nazionali che hanno avuto continuità storica in Italia e fuori dai confini risaltano i nomi già citati di Civitanova, Modena e Trento”.
A giugno, in Norvegia, due talenti scandinavi U19 hanno vinto il torneo federale senior di beach volley a Molde indossando la maglia della Lube. Ti fa effetto?
“Mi fa molto piacere, anche perché ho organizzato 12 edizioni dei Mondiali di beach volley e già all’epoca i norvegesi erano tra i più bravi al mondo. Assume un significato molto importante la scelta di vestire i nostri colori. La Lube ha sempre lavorato sulla promozione del Club e del nostro sport. Soprattutto in campo maschile, il volley italiano ha bisogno di nuovi adepti perché vogliamo che la vocazione verso il nostro sport abbia un picco verso l’alto. Ora il movimento femminile è in crescita, noi lavoriamo affinché si ricrei anche in ambito maschile un fermento tale da garantire ricambi continui per restare ai vertici come Nazione Italia”.
Cosa ti aspetti dalla Lube nella prossima stagione?
“La Lube ha le carte in regola per riconfermarsi! La ritengo all’altezza, se non addirittura più attrezzata di quella dello scorso anno. Mi aspetto che il team sappia fare altrettanto bene. In genere, dopo stagioni sorprendenti, ci sono sempre delle flessioni, ma in questo caso ho massima fiducia nei giocatori e nello staff. Mi auguro che la squadra sappia ripetersi e abbia la stessa fame dello scorso anno, mantenendo l’amalgama e l’empatia che hanno fatto innamorare tantissimi tifosi. Queste sono le chiavi per un altro capitolo emozionante!”.