Dopo il trionfo agli US Open nella finale contro Jannik Sinner, il numero 1 del ranking mondiale ha parlato alla stampa spagnola: “A Flushing Meadows ho giocato il mio miglior tennis di sempre, ma posso ancora crescere. Ho mandato un messaggio a tutti i miei rivali su quale possa essere il mio livello. L’obiettivo principale? Completare un Grande Slam, voglio vincere in Australia a tutti i costi”
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Il nuovo campione degli US Open non si ferma qui. Parola di Carlos Alcaraz, uscito vincitore nella finale a Flushing Meadows contro Jannik Sinner: 6-2, 3-6, 6-1, 6-4 in 2 ore e 41 minuti di gioco per il 22enne spagnolo, tornato numero 1 del ranking mondiale a distanza di due anni dopo il sorpasso proprio sul tennista azzurro. Solo l’ultimo capitolo di una saga che appassionerà ancora a lungo, certo è che Carlitos punta ancora più in alto dopo il suo sesto trionfo Slam: “È stato il mio miglior torneo finora – ha detto in un incontro con la stampa spagnola -, con un livello costantemente alto in ogni partita. Ma non ho ancora raggiunto il mio massimo. La perfezione la puoi sfiorare, non esiste. Posso sempre migliorare, magari arriverà un giocatore che mi supererà o lo farà lo stesso Sinner. È questo che mi motiva. Agli Us Open il servizio è stata la chiave, ho espresso un livello molto alto dall’inizio alla fine con grande costanza in tutte le partite, ed è proprio questo che stavamo cercando. Sono state due settimane spettacolari, tennisticamente parlando“.
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“Io e Jannik sempre al limite”
Inevitabile una riflessione su Sinner: “Guardo e studio molte le sue partite. Mi piace molto come gioca, quello che fa è incredibile. Semplicemente ci conosciamo sempre meglio, perché ci siamo già affrontati molte volte. Conosco le sue qualità e cerco di adattarmi per affrontarlo al meglio. Devo sempre cercare di essere un passo avanti, prepararmi meglio e continuare a migliorare in molti aspetti. È questo il bello di questa rivalità, delle nostre partite. Ci portiamo così al limite che siamo costretti a migliorare ogni giorno, in ogni torneo”. Primo per partite vinte (61) e titoli vinti (7) nel circuito Atp nel 2025, Carlos ha parlato anche di sé a livello personale: “Sto maturando, ma conservo lo stesso entusiasmo di prima. Sto cercando di gestire tutto questo nel miglior modo possibile perché non è facile, ma quando le cose vanno bene fuori dal campo poi spesso vanno bene anche dentro. Una cosa è legata all’altra. È questo l’aspetto in cui sono migliorato di più. Fuori dal campo sono cresciuto molto e mi sono reso conto di quanto sia importante curare ogni dettaglio per stare al meglio. Credo che sia stato questo il mio più grande progresso”.
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“Voglio l’Australian Open a tutti i costi”
Due volte vincitore agli US Open (2022 e 2025) ma anche al Roland Garros (2024 e 2025) e a Wimbledon (2023 e 2024), Alcaraz insegue l’ultimo appuntamento per completare il Grande Slam. E lo ha ribadito ai giornalisti: “Questa per ora è la mia versione migliore, ma c’è margine di miglioramento. Ho 22 anni e il miglior Carlos, il suo 100%, non è ancora emerso. Ho mandato un messaggio a tutti i miei rivali su quale possa essere il mio livello, ma c’è di più. L’Australian Open è il mio primo grande obiettivo e il mio obiettivo principale è completare un Grande Slam vincendoli tutti e quattro. Sarà fantastico. Se non sarà il primo, lo sarà tra due, tre o quattro anni. Non mi interessa, ma voglio completarlo”.