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Zverev-Nadal al Roland Garros, dove vedere in tv e streaming

Due anni dopo la semifinale conclusa con il grave infortunio del tedesco, Zverev e Nadal si ritrovano contro a Parigi. Quasi uno scherzo del destino in quella che potrebbe essere la “last dance” di Rafa a Parigi. L’Open di Francia è in diretta su Eurosport (canali Sky 210 e 211 e in streaming su NOW)

Un primo turno, un destino, due storie ciascuna in attesa di un degno finale. Nel momento in cui il nome di Nadal è stato assegnato alla linea numero 34 nel tabellone del Roland Garros, in fondo chiunque ha capito che la “last dance” di Rafa sarebbe iniziata con Zverev, non con Alcaraz. Chi muove i fili di un discorso chiamato tennis doveva scegliere se insistere con la trama, un po’ ritrita, del passaggio di consegne tra il re e il principe designato o se virare sull’epilogo da film di una partita che rimarrà probabilmente il più grande “what if” di questo sport – riferendosi soltanto al campo, ovviamente. 

Quel precedente in semifinale e il drammatico epilogo

Alle 14.45 di venerdì 3 giugno 2022 nulla lasciava presagire che la semifinale più attesa sarebbe finita nel tetro silenzio di chi capisce che il tennis sa essere veramente crudele. Neanche 48 ore prima, in conferenza stampa dopo la vittoria contro Alcaraz, la prima contro un top ten in uno Slam, uno Zverev quasi profetico, con lo sguardo vagamente triste, si era lasciato sfuggire una grande verità, ossia che, a 25 anni e con tanta concorrenza in arrivo, sarebbe potuta essere l’ultima volta in cui considerarsi favorito per il tanto atteso trionfo in un Major. Pensiero che, anno dopo anno, per il tedesco stava diventando sempre più un’ossessione. Perché Sascha in carriera ha vinto tutto. 22 tornei, tra cui una medaglia d’oro alle Olimpiadi, due ATP Finals, sei Masters 1000. Tutto, tranne il titolo che vuole davvero. Uno Slam.

Vedendoli entrare in campo, travolti dal boato di un Philippe Chatrier vestito a festa, i volti di Nadal e Zverev tradivano apprensione: Rafa per il fisico, Sascha per la paura di realizzare il proprio sogno, paura ormai conosciuta e sempre più reale fin dagli US Open 2020. Il revisionismo storico ci porta a ripensare a quella partita come a una battaglia di livello paranormale, ma non andò esattamente così. Il primo set fu dominato dai nervi e dalla stanchezza, salvo essere illuminato sul finale da un paio di passanti da antologia di Nadal. Il secondo set fu anche peggio, con Zverev che andò a servire per il parziale sul 5-3 e sentì il braccio pesantissimo, bloccato, paralizzato, incarnato nell’eterna cryptonite del doppio fallo. 

Poi, dopo 3 ore e 26 minuti di gioco, il drammatico epilogo: su un generoso recupero difensivo in scivolata, a giocarsi fino alla fine il punto per andare al tiebreak anche nel secondo set, la caviglia destra di Sascha si impiantò su una zolla di terra traditrice in un Philippe Chatrier simile a un pantano – ed è lecito discutere se, alla fine, sia stato opportuno chiudere il tetto soltanto per il rischio di pioggia. Il crac, l’urlo, disperato, come quello di un animale ferito. Il silenzio a Parigi. Partita finita. In un istante. Potenzialmente sarebbe potuta essere la semifinale più lunga di sempre al Roland Garros. Invece sarà sempre ricordata come la più drammatica. Scortato in sedia a rotelle e accompagnato negli spogliatoi da Nadal, Zverev rientrò in campo in stampelle e in lacrime, determinato comunque a salutare il pubblico sulle proprie gambe. Rafa andò a vincere il 14esimo Roland Garros, in una magica finale contro Ruud. Sascha rimase fuori dal campo per 7 mesi e, soltanto a Parigi, un anno dopo, spostato a freddo sul Philippe Chatrier contro Molcan in sostituzione di Monfils, capì di stare finalmente bene e tornò a essere Zverev.

Il ritorno a Parigi

Dal 2022 al 2024, le vite parallele di Rafa e Sascha si sono incrociate soltanto in allenamento e sono cambiate forse persino più di quanto immaginassero: se Zverev avesse vinto la famosa semifinale che non fu mai, non è detto che poi avrebbe conquistato anche il primo Slam in carriera. Sicuramente, però, il tedesco sarebbe diventato numero 1 del mondo: tra lui e la vetta nel ranking ATP ad agosto 2022 ci furono soltanto 125 punti. Quei 125 punti – e oltre – che lui avrebbe guadagnato sconfiggendo Nadal sul Philippe Chatrier.

Quanto a Rafa, per quanto lui dica di essere sereno con se stesso, è impossibile che, almeno una volta, non sia stato tentato dal pensiero stupendo di immaginare come sarebbe stata la “last dance” se, come Sampras agli US Open 2002, avesse salutato il tennis da eterno re di Parigi, cristallizzandosi per sempre sul Philippe Chatrier. Nessuno ha la risposta a queste domande, che forse neanche meritano una risposta. Nadal e Zverev, però, avranno la possibilità di dare la propria definitiva risposta a tutto quello che li ha tormentati e ossessionati per due lunghi anni. Sascha, che nel frattempo 10 giorni fa si è ripreso la corona di Roma, nella città dove aveva smesso di essere bambino nel 2017 e dove è diventato di nuovo uomo sette anni dopo, parte favorito. Però, se esiste un posto in cui Nadal frantuma qualsiasi legge di spazio e tempo, è proprio il Roland Garros. E se esiste un campo magico, su cui Rafa vuole morire, è proprio il Philippe Chatrier.

Comunque vada questo primo turno che primo turno non sarà mai, per brividi ed emozioni, entrambi avranno la possibilità di chiudere un cerchio. E se entrambi hanno imparato a leggere i messaggi mandati dal destino, sapranno che la vera vittoria è essere in pace con se stessi.

Zverev-Nadal, dove vedere la partita del Roland Garros

Il match tra Alexander Zverev e Rafael Nadal, valido per il 1° turno del Roland Garros 2024, è in programma lunedì 27 maggio, terzo match dalle 12 sul campo Philippe-Chatrier di Parigi. Il torneo è in diretta su Eurosport (canali Sky 210 e 211 e in streaming su NOW).

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