Dopo l’assaggio di Oropa nella seconda tappa, tornano le Alpi come sempre nella terza settimana del Giro per decidere l’esito della corsa. C’è la chance che Pogacar dia altro spettacolo e provi a chiudere la pratica della vittoria generale quanto prima, ma non è escluso che le altre squadre provino ora a metterlo in difficoltà sul serio per testare la sua resistenza e quella della sua squadra, la UAE Emirates. La lotta per le altre posizioni in top 10 inoltre resta apertissima, qualora la prima dovesse essere ulteriormente blindata dallo sloveno.
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Cinque GPM e arrivo in salita
Dislivello complessivo di 2247 metri, dai 138 sul livello del mare di Manerba del Garda, sede della partenza, ai 2385 di Livigno, arrivo in salita e ultimo dei cinque GPM previsti. Il traguardo sarà un prima categoria come il Passo di Foscagno nove chilometri prima, con una discesa che permetterà ai corridori di rifiatare per prepararsi all’ultima ascesa. Ad aprire le danze ci penserà il terza categoria di Lodrino al chilometro 37, con quello di Colle San Zeno di seconda a seguire e il passo del Mortirolo a inaugurare il trittico dei tre GPM finali di difficoltà più elevata. A Malonno e a Isolaccia-Valdidentro i traguardi volanti con punti in palio per la maglia ciclamino. Corridori in strada già alle 10:40 al Km 0, con arrivo previsto alle 16:34.