Jannik Sinner è pronto al debutto nelle ATP Finals 2023. Il suo primo match sarà contro il greco Tsitsipas, vincitore dell’edizione 2019, non al meglio per il solito problema al gomito. Angelo Mangiante, che ha seguito da vicino la vigilia di entrambi, analizza le possibili chiavi tattiche della sfida. Diretta su Sky Sport Uno alle 14.30
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Una sfida che si preannuncia splendida alle 14.30 (diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW) tra Jannik Sinner e Stefanos Tsitsipas. Il greco già vincitore nel 2019 delle Atp Finals, quando battè Federer e Thiem, salendo due anni dopo al best ranking di n.3 al mondo. C’è un elemento tecnico che può fare la differenza nel match: la diagonale di rovescio. Il colpo che coincide con il migliore di Jannik e il più vulnerabile di Tsitsipas. Dovrà chiuderlo su quell’angolo, dove il greco sotto pressione tende ad accorciare e concedere campo.
Le condizioni di Tsitsipas
Una partita tattica, equilibrata, intrigante, con Tsitsipas che ha superato qualche fastidio al gomito degli ultimi giorni. Sinner da parte sua dovrà evitare l’uno-due pesantissimo dell’avversario che punta sull’aggressione costruita intorno all’asse servizio-diritto. Dovrà attingere Jannik dalle variazioni dentro il campo che hanno arricchito il suo repertorio nell’ultimo anno.
I precedenti
Dovrà servirsi anche dell’esperienza dei precedenti confronti diretti. Perché Sinner è sotto 5-2, ma nell’unica sfida giocata a livello indoor, a Rotterdam, stesse condizioni delle Finals, quest’anno il n.1 azzurro ha battuto il greco negli ottavi 6-4, 6-3.
Il programma di domenica su Sky Sport
Un programma stellare che poi alle 21.00 metterà il campo il confronto generazione tra i 36 anni di Djokovic e i 20 di Rune. Una delle migliori edizioni di sempre con la leggenda Djokovic a caccia del record assoluto del settimo titolo al Master, scavalcando anche Federer. Un cast eccezionale. Con la middle age, rappresentata da Tsitsipas, Medvedev, Rublev e Zverev, e i new big theee padroni del futuro (Alcaraz, Rune e Sinner) a rappresentare l’Italia nel torneo dei campioni. A 22 anni e da n. 4 del mondo. Sì, sognare si può.