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MotoGP Marquez, incubo ritiro per gli infortuni: “Ho visto l’inferno”

ROMA – Sei mesi fa il ritiro era un’opzione concreta. Non riuscivo a sorridere nemmeno quando vincevo, a causa del dolore. Sono passato dall’essere al top, da una carriera che sembrava quella di un supereroe, a vedere l’inferno. Ora sto bene, non c’è dolore, vincere è di nuovo una festa. Così Marc Marquez, in un’intervista rilasciata al conduttore spagnolo Risto Mejide, ha raccontato l’incubo degli ultimi due anni, dall’infortunio all’omero: l’aver forzato un rientro anticipato in MotoGP ha dato il via a continui problemi al braccio, con l’ultimo intervento, quello risolutore, arrivato nel 2022. Il trauma, comunque, rimane molto importante, e infatti Marquez non lo ha ancora superato del tutto: “Ci sono molto vicino, ma lo supererò definitivamente quando tornerò a lottare per la vittoria ogni weekend”. Non solo il problema al braccio, ma anche il fastidio della diplopia, altra condizione che lo ha tenuto fuori in diversi appuntamenti: “La lesione c’è. Se sbatto la testa può tornare”

Fattore Honda

Mejida gli ha chiesto se la non competitività della Honda degli ultimi anni possa essere stata una delle cause di tutti questi problemi: Se ho una moto peggiore, devo correre più rischi, e più rischi equivalgono a più cadute. A 29 anni corri gli stessi rischi di quando ne avevi 20, ma sei più consapevole di quando poter rischiare. Nell’ultima gara del 2022 a Valencia, ad esempio, ho rischiato; mi sono detto: o arrivo sul podio o casco. Ora Honda si sta impegnando – ha concluso Marquez –; la moto può vincere le gare, ma non il mondiale”


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/moto


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