Di
A volte la pallavolo è una questione di DNA: sono innumerevoli i casi in cui i “geni” del volley sono stati tramandati di padre in figlio, ma quello della famiglia Grozer è forse unico al mondo. Ormai da tre generazioni, infatti, questo nome è legato a doppio filo alla storia della pallavolo tedesca; e l’ultima arrivata Leana Grozer – fresca di titolo MVP nel torneo di qualificazione agli Europei Under 17 femminili – sembra avere tutte le carte in regola per rinverdire i fasti del nonno, degli zii e soprattutto di papà Georg.
L’opposto della Vero Volley Monza non sta più nella pelle: quando si parla della figlia – la più grande, nata nel 2007, mentre Loreen è del 2010 – gli occhi gli si illuminano, e quasi ci si dimentica di avere a che fare con il “mostro” di potenza e cattiveria agonistica che ha lasciato il segno sui campi di tutto il mondo. Entusiasmo e genuino orgoglio per le performance di Leana emergono da ogni parola pronunciata da Georg nella nostra intervista esclusiva.
È riuscito a seguire le partite di Leana nel torneo di Herentals? E che emozioni ha provato?
““.
Cosa le ha detto dopo aver ricevuto il premio?
““.
A che età Leana ha iniziato a giocare?
““.
Si aspettava che diventasse una pallavolista?
““.
Anche Loreen, la sua seconda figlia, seguirà le sue orme?
““.
Tornando a Leana, quali sono le sue caratteristiche tecniche? Sarà anche lei una “bomber” come il padre?
““.
Se dovesse darle un consiglio, quale sarebbe?
““.
In futuro la vedremo in Italia? È uno scenario possibile?
““.
E in alternativa?
“ (il Moerser SC, n.d.r.)“.
Portare il nome Grozer, nella pallavolo tedesca (e non solo), potrebbe essere un bel peso…
““.
Un’ultima domanda: come si vive in una famiglia di pallavolisti, in cui tutti condividono la stessa passione e lo stesso lavoro?
““.