A inaugurare il programma di giornata è stata la Jabeur che ha fermato con stile la striscia di 13 successi di fila aperta dalla Garcia in Ohio: netto 6-1, 6-3 in un’ora e dieci minuti di gioco, impreziosito da 21 vincenti, di cui 8 ace, soltanto quattro punti persi con la prima di servizio e neanche una palla break concessa. Una partita perfetta, nei numeri e nel gioco, per la tunisina, che non sempre era stata brillante durante il torneo, ma che sembra aver trovato la forma migliore proprio a un passo dal traguardo. Troppo contratta, invece, la francese, che ha chiuso il match con 23 errori non forzati e zero palle break salvate su quattro. Una prestazione che sa tanto di occasione persa per lei, che fino alla semifinale aveva il record di 42 turni di servizio tenuti su 45 nel torneo.
Più complicata la vittoria di Swiatek contro la Sabalenka, perché la polacca ha dovuto rimontare un set di svantaggio, nonché uno 0-2 prima e un 2-4 di ritardo poi nel terzo parziale, chiudendo la partita in due ore e 20 minuti con il punteggio di 3-6, 6-1, 6-4. A indirizzare il match sono stati i 44 errori non forzati commessi dalla bielorussa, che rimanda ancora l’appuntamento con la prima finale in uno Slam. La polacca, invece, contro la Jabeur proverà a mettere in bacheca il terzo Major in carriera, il primo lontano dalla terra rossa del Roland Garros, ad appena 21 anni. Vincere il titolo vorrebbe dire per lei aver completato già una metà di Career Grand Slam.