Berrettini ha impiegato 3 ore e 46 minuti per battere Davidovich. Per la terza volta in carriera l’azzurro giocherà i quarti di finale dello Slam newyorkese: ad attenderlo ci sarà il norvegese Ruud, n. 5 del seeding
Per il secondo anno consecutivo Matteo Berrettini raggiunge i quarti di finale degli US Open. L’azzurro ha eliminato negli ottavi lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, n. 39 ATP, al termine di una sfida durata 3 ore e 46 minuti: 3-6, 7-6(2), 6-3, 4-6, 6-2 il punteggio finale. Non è stata la migliore versione di Berrettini, impreciso al servizio e macchinoso nei movimenti, ma il romano ha sfoderato una delle sue armi migliori: l’intelligenza. Matteo si è inserito tra gli alti e bassi di Davidovich, sfruttando nel migliore dei modi i passaggi a vuoto dello spagnolo, tanto bravo quanto discontinuo.
Il racconto del match
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L’inizio è da incubo per Berrettini. L’azzurro si muove con difficoltà e subisce tanto il gioco di Davidovich che strappa il servizio già al secondo gioco, mantenendolo fino alla fine del set. Nel secondo parziale Matteo è ancora debole e poco incisivo nei colpi (solo il 47% di prime in campo): il romano concede il break nel 5° game, ma realizza subito il controbreak al primo passaggio a vuoto dell’avversario. Berrettini cresce nella parte finale e vince il set dominando al tie break. Il terzo set è il migliore di Berrettini – che porta a casa il 100% di punti con la prima di servizio – mentre Davidovich sembra spegnersi lentamente. In realtà è solo un passaggio a vuoto perché nel quarto set lo spagnolo si riaccende e trascina il match al quinto set. L’ultimo parziale si decide con il break al quarto game in favore di Berrettini: l’azzurro non si scompone e Davidovich nel finale accusa problemi al ginocchio sinistro. Berrettini raggiunge così per la quinta volta consecutiva i quarti di finale in uno Slam e ottiene punti importanti nella Race per le ATP Finals di Torino.
Berrettini: “Orgoglioso di questo risultato”
Berrettini ha commentato a caldo il successo, spiegando quanto sia stato importante il supporto del suo team: “Sono orgoglioso perché non ho iniziato la partita come avrei voluto. Ero sotto di un set e di un break, sono riuscito a lottare anche grazie al mio angolo che mi ha incoraggiato. Davidovich giocava bene, io ero un po’ stanco. Non volevo finire la partita così, ma mi prendo la vittoria. I miei genitori adesso meno tesi rispetto al passato? Non credo, penso che non ci si abitui mai neanche dopo tante partite. Voglio bene ai miei e a mio fratello Jacopo, che mi ha visto in tv”.
Ora Ruud
Il romano tornerà in campo martedì: di fronte ci sarà il norvegese Casper Ruud, n. 5 del seeding, che ha eliminato in quattro set (6-1, 6-2, 6-7, 6-2) il francese Corentini Moutet. Berrettini e Ruud si sono già affrontati cinque volte: 3-2 il bilancio in favore del norvegese. Un precedente risale agli US Open 2020 (vinse Berrettini al 3° turno in tre set, unica sfida tra i due giocata su cemento), mentre l’ultimo alla finale di Gstaad del 24 luglio 2022, quando Ruud si impose al 3° set.