È Daniil Medvedev il campione dell’ATP 500 di Vienna. Il tennista russo, n. 6 al mondo e testa di serie n. 1 del torneo, ha battuto in finale il canadese Denis Shapovalov con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-1 il 2 ore e 10 minuti. Erano alte le aspettative su questa finale e sono state rispettate con un incontro di alto livello, da una parte e dall’altra. Meglio Shapovalov in partenza (il 1° set, vinto dal canadese, è stato tra i migliori giocati da lui in carriera) irresistibile Medvedev alla distanza, con altissima qualità nei suoi colpi.
Il racconto della finale
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I primi 50 minuti dell’incontro hanno un solo protagonista: Denis Shapovalov. Il canadese gioca un set perfetto, strappando due volte il servizio a Medvedev che nei quattro match precedenti aveva concesso appena una palla break. Qualità al servizio (95% di punti vinti con la prima nel parziale), 19 vincenti e 16 punti su 19 vinti a rete per Shapovalov che chiude il set con il punteggio di 6-4. Da qui in poi, però, cambia l’inerzia del match: Medvedev esce fuori, Shapovalov cala alla battuta (appena 51% di prime in campo) e commette qualche errore di troppo. Il russo concede appena cinque game all’avversario tra il secondo e il terzo parziale e chiude al settimo match point a disposizione nel decisivo set, dominato in lungo e in largo. Per Medvedev, già certo di un posto alle ATP Finals di Torino, si tratta del 15° titolo in carriera, il secondo dell’anno solare dopo Los Cabos ad agosto. Quinta sconfitta in sei finali disputate, invece, per Shapovalov che ha fatto il possibile per arginare l’uragano Medvedev.