Stenta all’inizio, poi decolla e tocca un livello di gioco spaziale Jannik Sinner nei quarti di finale dell’ATP 250 di Sofia. L’azzurro domina l’australiano Aleksandar Vukic 6-3 6-3 e vola in semifinale nel torneo bulgaro, dove aspetta il vincente dell’incontro tra Ivashka e Rune. Una prestazione a tratti davvero notevole per Jannik, che si conferma uno dei tennisti più efficaci al mondo in eventi indoor, condizioni che esaltano il suo tennis aggressivo in progressione, fatto di accelerazioni devastanti e un coefficiente di rischio davvero elevato.
L’inizio del match è stato tutt’altro che facile per Sinner: alla battuta è rigido, non trova il campo. Commette ben tre doppi falli e tanti errori. Salvate quattro palle break, decide di mettersi “volutamente a remare”, non sente la palla, ha bisogno di sciogliersi e colpire tanto per ritrovare sicurezza e feeling. Bastano un paio di game per entrare in partita, trovare il campo e la giusta distanza dalla palla, e quindi condurre il match. Dal 2 pari mette il turbo, alza il ritmo e la profondità dei suoi colpi, diventa terribilmente aggressivo in ogni situazione. Col servizio prende ritmo e nei suoi turni di battuta non si gioca più. In un amen trova un livello di gioco impensabile per Vukic, il gap tra i due diventa un abisso. L’australiano è costretto non solo a rincorrere ma a giocare a velocità e ritmi per lui insostenibili. Domina il primo set Jannik e scappa via immediatamente nel secondo. Avanti 4-2 si distrae un attimo, cede un turno di servizio ma si riprende subito il break e chiude, volando in “semi”, 11 vittorie di fila a Sofia, dove è ancora imbattuto.
Davvero un’ottima prestazione per Jannik. Era nettamente favorito, ha giocato un buon match, soprattutto per come è riuscito a superare la difficoltà iniziale ma anche per le tante soluzioni provate. Giocate diverse dal suo solito pressing con cui stritola l’avversario. Forte del vantaggio, ha approfittato per rischiare schemi diversi. Si è buttato spesso a rete col rovescio, ha lasciato correre tanto il braccio e si è anche divertito ad esplorare il campo con angoli estremi e affondi improvvisi. Una tattica arrembante, quasi estrema, che gli è costata qualche errore di troppo dal 3-0 nel secondo set, ma sono unforced “esplorativi”. Quando è stato chiamato a chiudere il match ha concesso la palla break: l’ha cancellata con l’ACE, la zampata del campione al momento ideale. Un buon Sinner, che si qualifica per la semifinale. Bene così, avanti tutta adesso.
Marco Mazzoni
La cronaca del match
Sinner inizia il match al servizio. Subito un Ace, poi la prima non va, incluso un doppio fallo. Qualche errore di troppo, la palla gli scappa un po’ via. Si vai ai vantaggi, e il secondo doppio fallo del game gli costa una palla break. La annulla con un diritto poderoso dall’angolo sinistro. Con una prima potente annulla anche la seconda palla, ma con il terzo doppio fallo del game concede la terza chance all’australiano di origine serba. Impone un bel ritmo Jannik, col diritto Vukic sbaglia. Salvando ben 4 palle break, Sinner finalmente vince il primo game del match. Più comodo il primo turno di servizio per Vukic, preciso col suo diritto, colpo piuttosto pesante quando riesce a giocarlo con equilibrio. 1 pari. Nel quarto game Sinner risponde profondo, Vukic rischia ma sbaglia. 0-30. Non sfrutta l’occasione Jannik, cerca la risposta super-aggressiva ma gli esce di poco. La prima palla break a favore dell’azzurro arriva ai vantaggi. Si salva con servizio e diritto pesante. 2 pari. Col diritto Aleksandar tiene testa all’altoatesino nello scambio. Sinner allunga nel sesto game. Gioca molto solido dal centro del campo, punisce un attacco deviato dal nastro dell’australiano, e quindi ribalta da campione col rovescio una difesa in attacco, chiusa di volo. 15-40 per l’azzurro, che si prende il break aprendo a tutta l’angolo, prima col rovescio e poi col diritto. 4-2, e parziale di 8 punti a 1. Dopo un inizio stentato, anche la prima di servizio entra in ritmo. Con tre Ace consecutivi Jannik consolida il vantaggio sul 5-2, e parziale di 12 punti a 2. Prova anche la smorzata, forte del vantaggio. Vuole chiudere subito il set Sinner, si procura il primo set point con una risposta potente sul 40 pari. Troppo intenso il ritmo di Jannik per Aleksandar. Con il quarto gioco di fila, chiude 6-2 il primo set in 38 minuti. Dopo la partenza incerta, Sinner è scappato via imponendo i propri colpi, troppo più intensi e profondi.
Sinner inizia il secondo set al servizio e continua a martellare da ogni posizione, con la prima palla, col diritto profondo in lungo linea, con la diagonale di rovescio. Soluzioni nelle quali il gap con l’australiano è a tratti imbarazzante, non riesce fisicamente a reggere e rimettere la palla. Da metà del primo set, le oltre 100 posizioni di differenza nel ranking si vedono tutte, i due giocano a ritmi e angoli diversi. Vince a zero il primo turno di servizio, e vola letteralmente sulla rete Jannik, trovando una chiusura di volo di rovescio bellissima, anche stilisticamente. Dritto per dritto, spinge a tutta Jannik, Vukic è travolto. 0-30 e poi 0-40, con un altro scambio dominato dal centro del campo e chiuso con un diritto vincente in avanzamento. Tre immediate palle break per prendere il largo anche nel secondo set. Basta la prima, Vukic è lento a correre verso destra, non ha controllo sufficiente a queste velocità. 2-0 Sinner, e sesto gioco di fila dal 2 pari del primo set (parziale dal quinto game è 25 punti a 5!). Sinner è totalmente padrone del campo. Tutto prova “Jan”, e tutto gli riesce, anche un’incursione a rete felina, un po’ spericolata ma spettacolare. Con l’ennesima bordata di diritto, è 3-0 Sinner. Si diverte a rischiare soluzioni difficili, diverse Jannik, per testare schemi e traiettorie. Esagera un po’, e Vukic finalmente torna a vincere un game, per il 3-1. Sul 4-2 arriva un piccolo passaggio a vuoto per l’azzurro, che perde la prima di servizio crolla 15-40 (bravo Vukic a rischiare in risposta). Cancella la prima chance con un diritto potente lungo linea da sinistra; esagera con un diritto cross dopo un lungo scambio, e concede il contro break. Resta avanti 4-3, ma ora serve Vukic. È solo un attimo: forza tanto e bene in risposta, Vukic non contiene. Perde il turno di servizio e Sinner serve sul 5-3 per chiudere. Non sfrutta due match point, si distrae di nuovo e con uno smash mal centrato concede una palla break. La cancella con un Ace, esterno, imprendibile, il nono del match. Colpo di classe quando era necessario trovare l’aiuto del servizio. Vincendo una difficile schermaglia sotto rete, Jannik si procura il terzo match point. Vola lunga la risposta di Vukic, finisce qua. Torna in semifinale nel torneo, dove è imbattuto (11 vittorie). Un buon Sinner, sarà l’uomo da battere nel “suo” torneo. Sognando una finale tutta azzurra, tutt’altro che impossibile.
9 ACES 2
5 DOUBLE FAULTS 0
30/60 (50%) FIRST SERVE 25/50 (50%)
25/30 (83%) 1ST SERVE POINTS WON 12/25 (48%)
17/30 (57%) 2ND SERVE POINTS WON 11/25 (44%)
6/7 (86%) BREAK POINTS SAVED 1/5 (20%)
9 SERVICE GAMES PLAYED 8
13/25 (52%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 5/30 (17%)
14/25 (56%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 13/30 (43%)
4/5 (80%) BREAK POINTS CONVERTED 1/7 (14%)
8 RETURN GAMES PLAYED 9
8/10 (80%) NET POINTS WON 1/11 (9%)
21WINNERS 5
14 UNFORCED ERRORS 10
42/60 (70%) SERVICE POINTS WON 23/50 (46%)
27/50 (54%) RETURN POINTS WON 18/60 (30%)
69/110 (63%) TOTAL POINTS WON 41/110 (37%)
214 km/h MAX SPEED 203 km/h
201 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 193 km/h
157 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 156 km/h