in

Wimbledon: Esordio vincente per Berrettini, supera Pella in quattro set con un ottimo rendimento al servizio

Un buonissimo Matteo Berrettini entra nei Championships con una vittoria convincente. Supera in 4 set Guido Pella, 6-4 3-6 6-4 6-0 lo score del match. Non inganni il set ceduto: è stato un singolo game un po’ “storto”, tra un punto fortunato dell’argentino, un diritto appena fuori e poche prime in campo. È bastato a fargli perdere il parziale, ma lo ha chiuso col 90% di punti con la prima, numero che sottolinea come il servizio c’è stato, e forte, anche nel set perso. Oltre al successo, i numeri alla battuta sono l’aspetto più positivo del suo incontro. Ha chiuso con l’83% di punti vinti con la prima, un dato notevolissimo visto che ha servito in campo complessivamente 2 prime su 3.

Quando Berrettini serve così, con questa costanza e precisione, è un bel grattacapo per tutti. Non solo potenza, ma anche variazioni e servizi molto carichi, il tutto per non dare punti di riferimento al rivale, che in tutto il match è riuscito a ricavare solo le briciole in risposta.

Tutto nasce da una condizione fisica e mentale molto buona. Matteo è arrivato a Londra in fiducia, sicuro e sereno. Forte di un rendimento della prima così buono, il suo tennis oggi scorreva sicuro, veloce, senza intoppi. Dopo la botta di servizio, col diritto ha “sfondato”, ha fatto la differenza mettendo alle corde Pella. Un buon Pella dal secondo set, bravissimo a rincorrere, rimettere e variare col rovescio tagliato. Ma contro la potenza e intensità dell’azzurro, oggi c’era poco da fare. È stato bravissimo Guido a capitalizzare l’unico momento “no” di Matteo nel quinto game del secondo set, un gioco in cui tutto gli è girato bene tanto da procurarsi palla break e trasformarla. È stata l’unica concessa dall’azzurro in tutto il match.

Oltre alla combinazione servizio + diritto, oggi in grande spolvero, è stato interessante notare anche altri due “novità” nel tennis di Berrettini. La prima, molti tentativi di risposta bloccata, soprattuto col diritto. Ne avevamo parlato subito dopo la splendida vittoria al Queen’s: un colpo che giocava poco, con scarsa convinzione, ma che per eccellere sui prati contro i big è fondamentale. Oggi ha cercato spesso di bloccare il polso ed incontrare la palla da destra, trovando non sempre precisione e profondità, ma ha lavorato sul colpo per mettersi alla prova. La traiettoria mancina di Pella rendeva la soluzione anche più complessa, bene che Matteo abbia insistito e nel quarto set ha trovato un paio di risposte bloccate perfette, che hanno tolto tempo al rivale e gli hanno consentito di prendersi il centro del campo e quindi il punto.

Altra “novità”, gli attacchi per così dire classici col rovescio in back. Matteo tende a scendere a rete più spesso dietro ad una bordata col diritto, o anche seguendo la smorzata per chiudere l’angolo al rivale. Oggi si è appoggiato spesso da sinistra sulla palla del rivale con un classicissimo back d’attacco. Il colpo più storico in assoluto sui “sacri” courts londinesi, purtroppo un po’ scomparso dagli anni 2000, quando tutto è stato rallentato e il vero gioco di volo è diventato marginale. Matteo si è appoggiato molto bene sulla palla, taglio sotto con ottimo timing e via avanti, a prendere posizione sulla rete e sfidare il passante costringendo l’avversario a un colpo fuori equilibrio. Una soluzione tattica che un tempo era banale, scontata, ma che oggi è diventata rara. Su erba resta un’arma molto importante, soprattutto quando riesci a giocarla mettendo l’avversario in condizione precaria e sfidi il suo colpo meno sicuro. È un’alternativa interessante, che si aggiunge alle moltissime armi dell’azzurro, e che può sorprendere l’avversario nei momenti di massima pressione.

Potente, continuo, preciso nella spinta. Molto sereno e reattivo. Poche sbavature e molti aspetti positivi per Berrettini in quest’esordio. Pella non era il peggior avversario per entrare nel torneo, ma nemmeno uno scarso su erba, era una match da giocare con attenzione. L’azzurro l’ha giocato bene, ha confermato di essere in ottima forma. Avanti così, Berrettini c’è.

Marco Mazzoni

La cronaca della partita.

Si inizia sotto un cielo plumbeo e 15 gradi, con Pella alla battuta. Il mancino argentino spinge, l’azzurro varia di più, come la splendida smorzata vincente nel terzo punto. Una solida prima al T vale a Guido il punto del game, 1-0. Berrettini to serve. La battuta è la chiave del suo gioco, e subito la mette in ritmo. Chiude a 15 con un Ace esterno. 1 pari. Matteo nel terzo game cerca di esser più aggressivo da fondo campo, spinge forte ma la difesa di Pella è efficace, come il suo rovescio in back. 2-1 Pella. Il set scorre rapido sui game di servizio, molto bene Berrettini al servizio, quasi non si gioca nei suoi turni. Quinto game, l’azzurro risponde con precisione, prende possesso dello scambio e inchioda nell’angolo Pella. Da 30-0 si va a palla break sul 30-40. Ottimo Matteo: con un lob preciso in back costringe Guido ad una volée alta difficile, comodo il passante a campo aperto. Break Berrettini, 3-2 e servizio, bravo a capitalizzare il primo momento “no” al servizio dell’argentino (poche prime). In controllo l’azzurro in questa fase, serve bene, con alta percentuale, quindi chiude di potenza o di tocco. Consolida il vantaggio volando 4-2, quindi incanta con un altro lob perfetto di rovescio nel settimo game. Pella commette un doppio fallo che gli costa il 15-30, male al servizio l’argentino. Si salva con un serve and volley notevole, angolo strettissimo e tocco molto educato. Si va ai vantaggi. A fatica Guido resta in scia, 3-4 lo score. Incontenibile il romano col diritto, quando non entra la prima martella da destra trovando profondità e precisione. A zero si porta sul 5-3. Berrettini serve per chiudere il set avanti 5-4. Nessun problema, anche se la prima non entra granché fa la differenza col diritto. 40-15 e due set point. Doppio fallo sul primo, brutto lancio di palla; Ace sul secondo. 6-4 Berrettini, un parziale quasi perfetto per l’azzurro, ha perso solo 5 punti nei propri turni di battuta (due nell’ultimo game). 37 minuti di tennis fluido, potente, senza sbavature. 14 winner per l’azzurro, 5 per l’argentino.

Secondo set, Pella alla battuta. La sua prima non va, Matteo è pronto a mettergli pressione. 0-30. Si butta avanti Berrettini per strappare immediate palle break, ma l’attacco gli viene corto ed è passato. Ritrova finalmente il servizio Guido, quattro punti di fila che gli valgono il primo game. Nuovo set ma Berrettini martella senza soluzioni di continuità, vince il punto decisivo del game con una corsa in avanti e tocco sotto rete splendido, tirando su una palla quasi nell’erba. Che mano! 1 pari. Pella non è preciso nel terzo game, si va ai vantaggi. Tenta una palla corta Matteo, ottima esecuzione, ma Guido corre benissimo avanti e la rigioca vincente, bravo. Con una bella difesa l’argentino si porta 2-1. Segna il decimo Ace Berrettini nel quarto game, che chiude con un bell’attacco slice e tocco di volo. 2 pari. Nel quinto game Berrettini non fa la differenza col servizio, Pella “sgomma” e si difende alla grande. Un errore di diritto sul 30 pari costa all’azzurro la prima palla break del match. Viene avanti Matteo, ma non chiude e Guido alla fine vince la schermaglia sotto rete. Quando la partita pareva in totale controllo di Berrettini, arriva il BREAK per Pella, avanti 4-2 e servizio. Settimo game, di nuovo col lob l’azzurro ricaccia indietro l’argentino. 30 pari. Comanda dal centro Pella, Matteo sbaglia un rovescio di scambio. Pella consolida il vantaggio, 5-2. Un po’ meno incisivo l’azzurro negli ultimi tre game, non ha fatto la differenza con l’accelerazione di diritto e nemmeno spostato lo scambio a suo favore col back di rovescio. Ritrova la prima al massimo l’azzurro, quattro botte e via, si porta 3-5. Pella serve per il secondo set. Molto aggressivo Guido, con coraggio viene avanti e poi chiude l’angolo ottimamente col rovescio. 40-0 e tre set point. Doppio fallo sul primo; in rete la risposta di rovescio di Matteo sul secondo. 6-3 Pella. Decisivo il break nel quinto game, ma soprattutto una miglior percentuale con la prima per l’argentino, bravo a capitalizzare l’unico momento in cui l’azzurro è stato “giocabile” col servizio. Berrettini perde il set con il 90% dei punti con la prima, un numero davvero anomalo.

Terzo set, Berrettini inizia alla battuta. Buon game, prima in campo, diritto potente ed anche una “smorza” perfetta che fa cadere per terra Pella nel tentativo di rincorsa. 1-0 Berrettini, di forza. Inizia alla grande in risposta “The Hammer” (come chiamano i Brit l’azzurro), rovescio slice d’attacco e bella chiusura sulla rete. Uno schema che sembra affinare e cercare con più continuità. Un bel forcing col diritto lo porta 15-30, ma Pella serve alla perfezione lo slice esterno, da mancino doc. Un nastro fortunato e un diritto potente portano Pella sull’1 pari. Il set avanza sui turni di battuta, molto veloce e senza palle break. Pella più rapido a prendere l’iniziativa e venire anche avanti. Berrettini è in ritmo al servizio, alterna bene la botta al centro alla traiettoria esterna, Guido non riesce a rispondere. Cerca di incidere in ribattuta Matteo, nell’ottavo game spreca col rovescio una buona occasione sul 15 pari e sul 30 pari non riesce far passare la rete al suo passante di rovescio, c’era spazio per infilare il rivale. 4 pari. Berrettini martella con la prima, una sentenza in questa fase del match, insieme alla combinazione servizio esterno + diritto inside in da sinistra. 5-4 per l’azzurro, ora la pressione è sull’argentino. Matteo spinge e poi trova un bel back che manda fuori ritmo Pella. 15 pari. Di nuovo bene l’azzurro col rovescio in back, trova profondità e allontana dalla riga di fondo il rivale, quindi si gira sul diritto e “spacca” lo scambio. 30 pari, a due punti dal set. E niente prima… Malissimo Pella, in rete un diritto in avanzamento, colpito con la palla troppo bassa. Set Point per Berrettini! Bene Guido, servizio mancino esterno e via avanti a prendersi il punto. Un erroraccio col diritto costa a Pella il secondo set point. Stesso schema per Pella, servizio esterno e via a rete, ma stavolta Matteo va di “martello”, con un passante violento al corpo di rovescio che il rivale non riesce a gestire. Set Berrettini, 6-4. Come negli altri set, è un solo break decisivo, bravo l’azzurro a trovare lo strappo nel game decisivo. Ottimo Matteo al servizio per tutto il set, praticamente ingiocabile.

Quarto set, inizia l’azzurro alla battuta, piccolo vantaggio. A 15 vince il game, 1-0. Lavora bene col back “Mattè” in risposta, Pella sbaglia sulle variazioni. 15-30. Arriva un scambio di potenza, comanda l’azzurro con un bel ritmo e Pella sbaglia. 15-40, due palle break immediate per Matteo. Cancella la prima Guido col servizio; niente prima da sinistra… doppio fallo! Si è preso un rischio, ma la palla è lunga. BREAk Berrettini, avanti 2-0 e servizio. E il servizio vola, veleggia col 20esimo Ace da sinistra, curva imprendibile. Con uno scambio splendido, tra botte col diritto ed un tocco finale sotto rete, Betterrini consolida il vantaggio portandosi 3-0. Non si arresta l’onda dell’azzurro, spinge fortissimo in risposta, e Pella ora sembra in confusione, o scoraggiato. Crolla 0-30 con una orrenda smorzata in rete. Uno splendido rovescio vincente lungo linea, il secondo del game, porta Matteo 15-40, due palle per il doppio break. Pella affossa in rete su di un’accelerazione dell’azzurro. È il punto del 4-0 Berrettini, l’allungo conclusivo. Senza problemi l’azzurro si porta 5-0, ad un passo dal successo. Ormai Guido ha ammainato le vele, non trova la prima in campo, forza i tempi e sbaglia. 0-30 e 15-40, due Match Point. Chiude al secondo, con un bel passante di diritto in corsa. Un buon successo, sensazioni positive per l’azzurro. Convincente la sua prestazione al servizio, il secondo set ceduto è stato figlio di un brutto game. Berrettini c’è.

Marco Mazzoni

M. Berrettini vs G. Pella


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


Tagcloud:

DALLA NAZIONALE ALL’HRK: IN CABINA DI REGIA ARRIVA LEONARDO FERRATO

Wimbledon: Prima vittoria in carriera nel torneo londinese per Gianluca Mager