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Matteo Berrettini: “La leggenda con cui mi trovo meglio è Adriano Panatta. Lo adoro”

Queste alcune dichiarazioni rilasciate dal nostro Matteo Berrettini che inizierà ad allenarsi la prossima settimana dopo l’infortunio avuto quasi 1 mese fa alle ATP Finals di Torino.

“Con alcuni italiani il rapporto è complicato, con altri è più facile. La leggenda con cui mi trovo meglio è Adriano Panatta.
Lo adoro. È stato uno dei primi a dirmi che avevo un servizio incredibile e che avrebbe raggiunto i 220 km/h.

In passato quando giocavano, lo facevano con racchette eleganti, pantaloni lunghi e gli allenamenti non erano così fisici come adesso.
Mi dispiace non aver terminato gli studi. Ho fatto il quarto e il primo anno di liceo in un centro studi. Poi ho dovuto smettere perché dovevo dedicarmi al 100% al tennis. Quando compi 17 anni non pensi se la decisione che stai prendendo è quella giusta, ma ora mi pento un po’ Penso che mi sarei divertito in quegli anni.
Nel 2014, ho perso al secondo turno di Wimbledon junior. Quando sono uscito dal campo, mi sono detto che un posto del genere andava visto almeno una volta nella vita.
Ho sempre avuto la sensazione che lì sarebbe potuto accadere qualcosa di speciale, ma così speciale non lo avrei mai immaginato. Quest’anno ho giocato davvero un gran torneo a Londra.

“I bookmakers erano convinti che potessi arrivare in finale, mentre io pensavo che fossero pazzi. A poco a poco, mi sono reso conto che il mio tennis si adattava perfettamente a quella superficie.
Djokvic non mi ha mai fatto nulla di male, se non battermi ogni volta che ci siamo affrontati.
Ha una mente diversa dagli altri. Mi colpisce soprattutto la sua voglia di continuare a vincere nonostante tutto quello che ha già realizzato”.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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