Francesca Schiavone torna in campo, pronta a sentire nuovamente l’odore della tanto amata terra rossa. Lo fa questa volta nelle vesti di allenatrice della trentenne croata Petra Martic, numero 21 al mondo, accompagnandola nei prossimi appuntamenti che la vedranno confrontarsi con le migliori giocatrici del mondo.
Il debutto come coach della tennista croata sarà il 19 aprile a Istanbul per il TEB BNP Paribas Istanbul Open. Una settimana dopo sarà il turno del Mutua Open di Madrid, con inizio il 26 aprile, prima del ritorno in Italia per gli Internazionali BNL d’Italia in programma a Roma dal 10 maggio. Il calendario dei primi impegni si chiuderà in bellezza sul campo del secondo Grande Slam della stagione, al Roland Garros il 30 maggio.
Francesca Schiavone riprende così l’avventura da allenatrice, iniziata nel 2019 al fianco di Caroline Wozniacki ed interrotta poco dopo, a seguito di due anni che l’hanno vista ancora una volta meritarsi il soprannome di “Leonessa”. La caparbietà e la forza con le quali è riuscita a superare un tumore e rialzarsi sono raccontate anche nel libro autobiografico “La mia rinascita”, edito da Mondadori ed uscito nel 2020, a dieci anni di distanza dalla storica vittoria conquistata nel Roland Garros nel 2010.
La tennista milanese, classe 1980, nella vita come sul campo da tennis non si è mai risparmiata. Si è sempre rimboccata le maniche per dare di più, con la consapevolezza di poter fare sempre meglio e di dover dare una disciplina ai suoi sogni. Adesso, a quasi 41 anni, è quindi pronta a ricominciare la sua nuova vita da allenatrice con un bagaglio di esperienza che conta più di 600 vittorie conquistate in vent’anni di carriera, con 15 tornei vinti ed il record di prima tennista italiana a trionfare in un Grande Slam e raggiungere la posizione numero 4 del ranking mondiale (la più alta mai raggiunta da una tennista italiana) al termine della partita più lunga della storia del tennis femminile, dalla durata di 4 ore e 44 minuti, vinta negli ottavi degli Australian Open del 2011 contro Svetlana Kuznetsova.