Le scelte di Pirelli per il Gran Premio del Messico 2021 di Formula 1 prevedono le tre mescole centrali della gamma PZero: C2, C3 e C4.
Come il Gran Premio degli Stati Uniti, anche la gara a Città del Messico è tornato in calendario a distanza di due anni. Per questa gara Pirelli ha nominato le mescole centrali della gamma: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft.
La nomination è la stessa del 2019, anno in cui la gara si era svolta qualche giorno prima, mentre è di uno step più dura rispetto al 2018, quando si capì che la C5 era una scelta troppo aggressiva per il Messico. Anche se la scelta mescole è la stessa utilizzata per il circuito di Austin, l’Autodromo Hermanos Rodríguez ha caratteristiche molto diverse: è molto più liscio, con due settori finali stretti e tortuosi, e un lungo rettilineo di partenza, parte di un primo settore molto veloce. Questo pone particolare enfasi sulla frenata, ma anche la trazione è un elemento chiave. La versatilità delle mescole P Zero centrali di gamma le rende adatte alle specificità della pista di Città del Messico.
I primi tre classificati nel 2019 utilizzarono tutti una strategia a una sosta medium-hard (con alcuni lunghi stint su hard), mentre Charles Leclerc (Ferrari) è arrivato quarto effettuando due soste e realizzando due stint su medium. La soft invece non è stata molto utilizzata a causa del graining, sebbene questo aspetto si sia ridotto tra le prove libere e la gara, e nel complesso i piloti partiti con la soft sono stati in grado di terminare il gran premio con due soste.
La pista non ha ospitato molte gare negli ultimi due anni. Di conseguenza, i piloti dovranno affrontare una superficie particolarmente “verde” e scivolosa all’inizio, che dovrebbe evolvere rapidamente durante il fine settimana. Ma, dato che il meteo è imprevedibile in questo periodo dell’anno a Città del Messico, c’è sempre la possibilità che arrivino acquazzoni a “resettare” l’asfalto.
GP MESSICO F1 – LE PRESSIONI MINIME AL VIA INDICATE DA PIRELLI
GP MESSICO F1 – LE PAROLE DI MARIO ISOLA (PIRELLI)
“L’altitudine elevata in modo particolare, ma anche la conformazione stessa del circuito, generano sempre una serie di sorprese e di sfide interessanti in Messico, quindi spesso la gara è imprevedibile e ci sono diverse opzioni a livello di strategia. L’ultima volta che abbiamo corso qui, medium e hard sono stati i pneumatici su cui i team hanno puntato di più durante la gara e, in base al livello di graining e di scivolamento che potrebbero verificarsi con la soft, quest’anno potrebbe succedere la stessa cosa. Perciò, comprendere il gap prestazionale tra soft e medium sarà fondamentale per le qualifiche. L’Hermanos Rodríguez è un circuito storico ed emozionante, quindi siamo felici di tornare dopo due anni. La gara si svolgerà all’incirca nello stesso periodo dell’anno di due stagioni fa e, da allora, non è stata effettuata nessuna modifica significativa della pista, eccetto una parziale riasfaltatura prima della curva 1 per livellare una disconnessione. Tuttavia, le monoposto sono cambiate molto nel frattempo, quindi è difficile dire se i dati ricavati nel 2019 siano ancora attuali”.
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/uV8-fyHDRfs/formula-1-le-scelte-pirelli-per-il-gp-del-messico-mescole-pressioni-minime-e-angoli-di-camber.php