Nel prossimi 10 giorni andrà in scena l’ultima doppietta della stagione di Formula 1. Si corre per due weekend di fila in Medio Oriente, prima in Arabia Saudita e poi ad Abu Dhabi, ormai tradizionale sede dell’ultima corsa del campionato.
L’esordio in Arabia Saudita avviene a Jeddah, uno dei centri più importanti del Paese, nonché quello con la più spiccata vocazione al turismo e al commercio. La città – ci vivono 4 milioni di persone – ha già ospitato importanti eventi sportivi, come la finale della Supercoppa Italiana del 2019 e quella della Supercoppa di Spagna del 2020. La Formula 1 è la terza serie motoristica di vertice a gareggiare in Arabia Saudita dopo la Formula E – che ha disputato per tre volte un E-Prix sul circuito cittadino di Al Diriyya – e la Dakar, che ha corso l’edizione 2020 nelle zone desertiche dei territori di Jeddah, Riad e Qiddiya.
La pista
Il circuito, denominato Jeddah Corniche perché per un lungo tratto segue il lungomare, si estende per 6.175 metri – lunghezza inferiore solo a quella di Spa-Francorchamps – e a differenza di tante piste cittadine propone curve fluide, senza i passaggi tipici tra i muretti con curve a novanta gradi. Ci sono, anzi, tratti che si preannunciano molto veloci, con alcune simulazioni che indicano velocità massime oltre i 320 km/h alla curva 27, e una media sul giro che rischia di superare i 260 km/h. Sono previste tre zone DRS, con più punti che dovrebbero favorire le possibilità di sorpasso.
Programma
La gara sarà in notturna, con sessioni spostate molto in avanti nella giornata in orari simili a quelli di Singapore.
Gran Premio dell’Arabia Saudita: numeri e curiosità
3. Le edizioni della Coppa d’Asia di calcio (1984, 1988 e 1996) vinte dall’Arabia Saudita. Il calcio è lo sport più popolare nel Paese, per numero di praticanti e di appassionati. “I falchi”, come sono soprannominati i giocatori della squadra nazionale, hanno anche una tradizione più che rispettabile ai Mondiali, essendo giunti per cinque volte alla fase finale (1994, 1998, 2002, 2006, 2018). Nel 1994 l’Arabia Saudita raggiunse gli ottavi di finale.
5. I Paesi di lingua araba, inclusa l’Arabia Saudita, che hanno ospitato un Gran Premio di Formula 1. Il Bahrain è quello che ne vanta di più con 18 (17 GP del Bahrain cui si aggiunge il GP di Sakhir del 2020), Abu Dhabi ne ha fin qui ospitati 12, seguono Marocco – che fu capostipite nel 1958 – e Qatar con uno ciascuno.
13. La posizione del Regno di Arabia Saudita nella classifica delle nazioni più grandi al mondo. Lo stato è stato fondato nel 1932, ha un’estensione di oltre due milioni di chilometri quadrati e la popolazione supera di poco i 34 milioni.
27. Il numero di curve del circuito di Jeddah, il numero più alto di tutte le piste in calendario e il secondo nella storia dopo la Nordschleife del Nürburgring (con oltre 150). Al terzo posto c’è la vecchia Interlagos (quando misurava quasi otto km) con 26.
28. Le vittorie di Abdulaziz Al Faisal in gare internazionali. Il pilota classe 1983, specialista delle ruote coperte, è il più titolato dell’Arabia Saudita. Tra i suoi successi più importanti quella nella 24 Ore di Dubai del 2015. Da segnalare anche Karim Ojjeh, vincitore di classe LMP2 alla 24 Ore di Le Mans del 2011 e Reema Juffali, la prima pilota Saudita attualmente impegnata nel Regno Unito nella serie GB3, dove ha ottenuto due pole position nella scorsa stagione. La ragazza è stata scelta come ambasciatrice del primo Gran Premio dell’Arabia Saudita.
Fonte: https://www.circusf1.com/2021/12/f1-gp-arabia-saudita-numeri-e-curiosita-della-gara-a-jeddah.php