Da Riad, Audi, è ripartita con un magro bottino. Punti buoni quelli portati da Rene Rast, soprattutto in gara-1, conclusa al quarto posto con Di Grassi nono: quinto posto nel Costruttori, ottavo Rast nel mondiale Piloti.
L’ePrix di Roma attende, con il circuito dell’EUR, spettacolare come nessun altro in calendario, che si è regalato un maquillage a estenderne la lunghezza fino ai 3.385 metri – seconda tracciatura più lunga nella storia della Formula E, dopo Pechino -, preservare le caratteristiche sezioni veloci e con saliscendi. Sabato 10 e domenica 11 aprile sarà teatro di due ePrix di certo movimentati, come sempre accaduto finora con la Formula E nella Capitale.
Sforzi da ripagare
Verso Roma, Audi procede sapendo di aver reso sotto al potenziale della FE07, con il nuovo motore elettrico sviluppato interamente dai tecnici Audi Sport. Unità che sarà sul prototipo impegnato alla Dakar 2022.
“I risultati finora non riflettono la nostra vera forza. Tuttavia, tutte le Audi e-tron FE07 sono state veloci a Diriyah (quelle del team ufficiale come – e di più – le Envision Virgin Racing di Frijns e Cassidy; ndr).
Con l’esperienza della prima gara, dei test supplementari e una preparazione intensa, abbiamo guadagnato una fiducia supplementare una molla nell’avanzare. Adesso vogliamo premiare il duro lavoro con i trofei“, ha chiarito Allan McNish.
Rast, replica gradita
Roma momento clou del campionato, dove René Rast sarà al debutto e con l’aspetto positivo di correre due ePrix nel week end: “Mi darà l’opportunità di osservare i dati dopo la prima giornata e imparare qualcosa per la seconda gara.
Anche se non avremo il pubblico a seguirci, non vedo l’ora che arrivi il week end: sono stato molte volte a Roma e la città è straordinaria, poter correre su quelle strade è qualcosa di molto speciale per me”.