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Classe ’97, palermitano, alto 205 cm.
È questo l’identikit di Roberto Russo, centrale di Perugia, che forse pochi sanno ha iniziato a muovere i suoi primi passi nello sport non sul taraflex ma sull’erba sintetica.
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Il centrale siciliano si racconta a 360 gradi, intervistato da il Giornale di Sicilia.
Nella selezione azzurra resta dal 2014 al 2018 scalando le categorie dalla B2 alla A2 e proprio il 2018 diventa l’anno cruciale della sua carriera. Dopo le prime convocazioni azzurre con under 19, under 20 e under 23, riceve la chiamata della Nazionale maggiore e in estate partecipa ai Giochi del Mediterraneo, dove da titolare vince la medaglia d’oro.
Poche settimane dopo viene ingaggiato da Ravenna e passa così in Superlega e l’anno dopo, nel 2019, entra nel vivo della sua avventura con la maglia azzurra. Il ct dell’Italvolley Gianlorenzo Blengini lo convoca a tutti gli eventi più importanti:
L’emozione più grande?
Dopo avere contribuito alla qualificazione ai Giochi Olimpici, adesso il sogno è quello di essere protagonista dell’appuntamento rinviato all’estate prossima.
Nell’attuale stagione di Superlega, definitivamente chiusa a causa dell’emergenza sanitaria, dopo i corteggiamenti di tante società Russo è passato da Ravenna a Perugia, la squadra vice campione d’Italia e vincitrice dell’ultima Supercoppa. Tanti spostamenti per giocare nelle formazioni più forti e un unico rammarico: la consapevolezza dell’enorme divario nord-sud. In Superlega quest’anno sotto al Lazio c’è solo Vibo Valentia, stesso discorso in A1 femminile, dove rimane Caserta come baluardo del Mezzogiorno. , spiega Russo che in questi giorni è tornato a casa dalla sua famiglia a Partinico.