Di
Una stagione andata male può capitare a tutti, e in qualsiasi categoria.
Quella di quest’anno della Libertas Cantù non è stata proprio delle migliori, complici anche una serie di sfortune ed infortuni che, prima dello stop, vedeva la squadra brianzola ad un passo dalla retrocessione.
Luca Butti, il libero biancoblù, però non si nasconde. La Libertas, in A3, sarebbe stata un sacrilegio. Lo dice intervistato da , a qualche settimana dal congelamento delle categorie e con la volontà di sottolineare quanto l’anno orribile della sua squadra, alla fine, si sia concluso comunque in modo positivo.
. Lo stop a tutti i tornei, in fondo, ha dato alla Libertas un lasciapassare insperato per l’A2.
Dal 2013-2014, del resto, la sua Cantù se la gioca alla grande nella seconda serie nazionale, una presenza costante che dimostra come la società della Città del Mobile sia in questo panorama un nome di assoluto primo piano. Questo, ancor più dopo l’alleanza stretta con Consorzio Vero Volley, accordo che consentirà alla Libertas di garantirsi un futuro a medio termine certamente più solido rispetto a quanto avrebbe potuto fare in autonomia.
« ricorda
«È stata una stagione molto difficile e impegnativa. Siamo riusciti a vincere soltanto due partite, tra l’altro entrambe fuori casa. Siamo riusciti comunque a salvarci, anche se stavolta non proprio per merito nostro», conclude Butti.