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Tennis, Adriano Panatta: “Il torneo di Roma va recuperato. Non possiamo andare dietro a Federer”

In questo momento i circuiti Atp e Wta sono sospesi fino al 7 giugno per l’emergenza Coronavirus con un calendario che sarà da rivedere qualora si tornasse a giocare come per esempio gli Internazionali d’Italia dove gli organizzatori sperano di recuperare prima della fine della stagione e con il Roland Garros posticipato al 20 settembre (fino al 4 ottobre). Ora bisognerà aspettare le prossime settimane per vedere se si potrà disputare il torneo più bello e importante del mondo, ovvero Wimbledon e anche la stagione estiva sul cemento americano che dovrebbe (il condizionale ormai è d’obbligo) fare da prologo a Flushing Meadows.

Intanto l’ex tennista azzurro Adriano Panatta ha rilasciato un’interessante intervista al quotidiano nazionale “La Stampa” dove ha parlato sia del passato di quando lui era professionista e sia sul difficile momento del tennis attuale con questa sospensione, facendo poi una chiosa finale su Roger Federer. Di seguito le sue dichiarazioni.

Panatta, sul passato

A me degli Australian Open non importava nulla. È vero che gli spostamenti erano più difficili, ma io volevo giocare bene Roma, Montecarlo -dove purtroppo non mi è mai riuscito-, Parigi, la Coppa Davis. Andavo a Wimbledon perché ci dovevo andare. Il segnale più brutto è stato proprio aver distrutto la Coppa Davis. Andavo o Wimbledon perchè ci dovevo andare”.

Panatta, sul momento attuale

Gli appuntamenti da ricollocare stanno diventando tanti: “Faccio un appello ad Andrea Gaudenzi, il Presidente dell’Atp. Non gli chiedo, da italiano, di favorire l’Europa, ma le istituzioni del tennis hanno il dovere di salvaguardare i tornei che hanno più tradizione. Giocare a Phoenix, non è più importante che giocare a Roma”. Il Roland Garros si è spostato a settembre senza chiedere a nessuno. Sono d’accordo con loro. Hanno una storia centenaria”. Roma “va recuperata. Ottobre va benissimo, anche dopo Parigi. Le ottobrate romane sono splendide. Federer, che organizza nelle stesse date la Laver Cup, non l’ha presa bene: “Federer mi sta anche simpatico, ma si è fatto una società per conto suo, se ne farà una ragione. Non possiamo andare dietro a lui”.

Fonte: http://news.superscommesse.it/tennis/feed/


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