Regna ancora incertezza nel mondo dello sport francese riguardo ai due grandi eventi, il Roland Garos e il Tour de France, che sono stati rinviati a causa dell’emergenza Coronavirus. Il primo ministro francese Edouard Philippe ha infatti vietato qualsiasi manifestazione sportiva che possa attirare un pubblico di oltre 5000 persone sino al prossimo primo settembre. Se lo slam francese era già stato posticipato nelle scorse settimane (con svolgimento previsto tra il 20 settembre e il 4 ottobre), la partenza della “Grande Boucle” inizialmente posticipata al 29 agosto, dovrà essere ulteriormente spostata per consentirne lo svolgimento.
Roland Garros e Tour de France, il ministro Maracineau: “No alle porte chiuse”
C’è ancora incertezza nel mondo dello sport francese per ciò che riguarda lo svolgimento del Roland Garros e del Tour de France. Il primo ministro Edouard Philippe ha infatti annunciato che fino al primo settembre non saranno consentite manifestazioni suscettibili di attirare un pubblico di più 5.000 persone. Sia il major tennistico che la prova dell’UCI erano già stati rinviati rispettivamente a metà settembre e alla fine d’agosto (negli auspici degli organizzatori), ma ora il calendario potrebbe subire ulteriori modifiche.
Appurato lo stato delle cose il ministro dello sport francese, Roxana Maracineau, ha voluto fare un’importante precisazione proprio in merito ai due eventi in programma. Queste le sue parole rilasciate a “Le Figaro”:
“Sia Roland Garros che Tour de France si terranno solo se ci sarà il permesso di avere il pubblico. Entrambi gli eventi hanno bisogno del pubblico: il Roland Garros per gli introiti dei biglietti, il Tour per il clima di gioia che si verrebbe a creare – ha spiegato il ministro che poi ha invitato tutti ad avere pazienza – Ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che possiamo tornare ad avere eventi in cui gli atleti stiano a contatto, corrano e pedalino insieme. Se la situazione evolverà nel modo giusto entro settembre potremo avere tutti i grandi eventi previsti in calendario, compresi il Rolland Garros e il Tour de France”.
“No” deciso all’ipotesi porte chiuse dunque. Proprio riguardo al major parigino il Corriere dello sport ricorda che la sua disputa potrebbe limitare i danni per la Federtennis francese che, si stima, andrebbe a perdere circa 240 milioni. Il clima d’incertezza però rimane. Nei prossimi giorni la Amaury Sport Organisation, ente che organizza il Tour de France sarà chiamato a presentare nuove proposte al governo per scongiurare l’ipotesi dell’annullamento di una delle grandi classiche del ciclismo.