ROMA – Il Veneto segue l’esempio dell’Emilia Romagna dopo il via libera del ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, all’ingresso dei tifosi negli impianti sportivi. Così con un’ordinanza firmata dal presidente della Regione, Luca Zaia, valevole da oggi fino al 3 ottobre prossimo, gli spettatori potranno vedere nuovamente dal vivo i propri idoli: al massimo 1.000 negli impianti all’aperto e 700 in quelli al chiuso, nei quali sia possibile la preassegnazione dei posti a sedere.
Una decisione che ha scatenato ulteriori polemiche e che ha convinto Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali, a convocare per le 17:30 una riunione d’urgenza con il ministri Spadafora (sport) e Speranza (salute). “Il Governo ha assicurato l’emanazione di un provvedimento nazionale nelle prossime ore” ha detto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, sulla riapertura degli stadi. “Ci auguriamo che non sia l’ennesimo annuncio – aggiunge -, in tal caso risolveremo la cosa la prossima settimana a livello regionale”.Apre anche la LombardiaImpianti sportivi aperti al pubblico in misura non superiore a 1.000 spettatori in quelli all’aperto e a 700 spettatori in quelli al chiuso: anche la Lombardia, secondo quanto stabilisce la nuova ordinanza regionale firmata dal presidente della Lombardia Attilio Fontana, si è poi adeguata.Bentegodi chiuso al pubblico per Verona-RomaNonostante l’ordinanza di Zaia, lo stadio Bentegodi di Verona, che stasera ospiterà Hellas-Roma valida per la prima giornata di campionato, resterà chiuso al pubblico. Tempi troppo stretti per organizzare un’eventuale vendita di biglietti e l’assistenza interna con steward sugli spalti.Spycalcio
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Anche il Veneto apre gli stadi a 1000 tifosi. La Lega di serie A: “Da ministero sport no a dialogo, meritiamo rispetto”
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