Per non aver rispettato l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2021, così come imposto dalla Commissione Europea, le Case automobilistiche del Vecchio Continente dovranno pagare un dazio salato: il totale delle multe infatti ammonterebbe a 14,5 miliardi di euro.
MERCATO EUROPEO AL RALLENTATORE
Lo afferma lo studio di PA Consulting, che ha analizzato i recenti andamenti del mercato. È stato rilevato infatti come in Europa la vendita di auto a emissioni medie/basse (ovvero sotto il 50 g/km) stia rallentando, ed è quindi difficile pronosticare una ripresa entro il 2020, l’anno che è stato preso come riferimento per il calcolo finale delle , che prevede l’addebito di 95 euro per ogni grammo di sopra all’obiettivo prefissato dalla Commissione Europea.
2018-2020: IN DUE ANNI NUMERI PEGGIORATI
E i dati vanno peggiorando, se è vero che nel penultimo studio di PA Consulting, datato dicembre 2018, la multa stimata per non più di 13 Case era 3.9 miliardi di euro: adesso, a inizio 2020, nessun Marchio è immune, e la cifra sale addirittura a 14,5 miliardi. Tra i “bocciati”, desta scalpore soprattutto la situazione di Toyota. La Casa giapponese nel 2018 toccava una quota di emissioni di CO2 pari a 87,1 g/km con un obiettivo di 94,9 g/km. Nel 2020, invece, si è saliti a 95,1 g/km.
La multa più pesante potrebbe doverla pagare : 4,5 miliardi di euro, il triplo rispetto allo studio edizione 2018.