Il , senza discriminazione di anzianità della vettura e quindi di emissioni, ha confermato che è una scelta non condivisa e che penalizza solamente i cittadini. Per una corretta valutazione è importante sapere prima di tutto che le auto sono responsabili solo dello 12/14% delle emissioni di CO2.
Altro elemento importante per una corretta analisi è che le emissioni di particolato e di ossidi di azoto che emettono i nuovi Diesel Euro 6 sono uguali a quelli dei veicoli a benzina di ultima generazione. Aver bloccato tutti i veicoli Diesel compresi i meno inquinanti Euro 6 è una classica mossa populista che non tiene conto invece che i veicoli a benzina fino ad Euro 3 sono più inquinanti.
Quello che i Comuni, ma anche lo stesso Governo, dovrebbero fare è una politica corretta sulla rottamazione dei veicoli inquinanti, Diesel e benzina, senza discriminazioni. Un terzo delle vetture circolanti è Euro 4, ovvero ha più di 14 anni di età, ed è altamente inquinante oltre ad essere insicuro per i cittadini.
Basterebbe che molti possessori passassero con un incentivo da questi veicoli ad un usato Euro 5 che avremmo dei benefici sul nostro livello di inquinamento. Altro tema su cui si dovrebbe lavorare sono anche i veicoli commerciali, leggeri e pesanti, che comunque assediano le nostre città e hanno un grado di vetustà spesso superiore a quello dei veicoli privati.
Stesso discorso, per alcune città vale anche per i mezzi pubblici. Come può un comune che ha autobus vetusti ed inquinanti bloccare delle auto Euro 6 e non rimodernare i suoi mezzi di trasporto? Le risposte che abbiamo registrato nel sondaggio sono chiare, la maggior parte si rende conto che il blocco indiscriminato dei Diesel non serve ed è solo un palliativo sicuramente più politico che per la salute dei cittadini.